Il Milan sta attraversando un periodo di profonda crisi, evidenziato da prestazioni deludenti e risultati negativi. L’ex allenatore rossonero Arrigo Sacchi ha espresso, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport,il suo punto di vista sulla situazione attuale, sottolineando la mancanza di coesione e le responsabilità dirigenziali.
Sacchi ha osservato che il Milan attuale non si presenta come una squadra unita e coesa. Ha evidenziato come, durante le partite, i giocatori sembrino disorganizzati e privi di un piano tattico chiaro. Secondo Sacchi, questa confusione in campo è il risultato di una mancanza di chiarezza nelle idee e nelle strategie adottate dalla società. Ha inoltre sottolineato che, senza un’identità di squadra ben definita, è difficile ottenere risultati positivi e costruire un futuro solido.
L’ex tecnico ha puntato il dito contro la dirigenza del Milan, ritenendola responsabile delle difficoltà attuali. Ha criticato le scelte di mercato effettuate, evidenziando come l’acquisto di numerosi giocatori senza un’idea chiara abbia contribuito alla mancanza di coesione della squadra. Sacchi ha sottolineato l’importanza di avere una visione chiara e un progetto solido per costruire una squadra vincente, facendo riferimento al suo successo con il Milan degli anni ’90.
Nonostante le difficoltà, Sacchi ha difeso l’allenatore Sergio Conceiçao, affermando che non è giusto attribuirgli la colpa per la situazione attuale. Ha sottolineato che Conceiçao ha ereditato una squadra che non ha costruito e che sta cercando di gestire al meglio delle sue possibilità. Secondo Sacchi, le responsabilità principali ricadono sulla dirigenza e sulle scelte effettuate in fase di mercato.
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