Arrigo Sacchi ha recentemente espresso il suo stupore riguardo alle critiche rivolte a Simone Inzaghi, sottolineando l’incoerenza di alcuni giudizi sul tecnico dell’Inter. “Il mondo del calcio, a volte, è incomprensibile. Vabbè che, se a Madrid criticano Ancelotti, ormai vale tutto…”, ha dichiarato Sacchi. Dopo la vittoria contro il Bayern Monaco, Inzaghi era stato celebrato come un fenomeno; ora, invece, viene criticato aspramente.
In un’intervista a La Gazzetta dello Sport, Sacchi ha dichiarato: “Dopo la vittoria a Monaco contro il Bayern era un fenomeno e 15 giorni dopo, più o meno, è diventato un asino? Mettere sul banco degli imputati un allenatore perché ha perso un paio di partite non rientra nel mio modo di pensare. Poi ci possono anche essere degli errori che sono stati commessi, ci mancherebbe altro. Ma io, a quelli che ora si lamentano, domando: vi è mai capitato di sbagliare o voi siete perfetti? Errare humanum est, e mi pare che nessuno possa ritenersi immune” Questa affermazione evidenzia la sua perplessità di fronte al rapido cambiamento di opinione nei confronti di Inzaghi.
“Se l’ha fatto significa che ne aveva bisogno. Non conosco allenatore che si tira la zappa sui piedi. Certo, magari le seconde linee dell’Inter non sono allo stesso livello dei titolari. Ma non conosco squadre, in giro per l’Europa, in cui la qualità delle riserve è simile a quella dei titolari. Nemmeno il Real Madrid… È logico che Frattesi non sia Barella, che Asllani non abbia la classe di Calhanoglu o che T aremi non incida come Thuram. Quando si giocano tante partite come ha fatto l’Inter in questa stagione, bisogna prendersi questi rischi”
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