Aryna Sabalenka, attuale numero uno del tennis mondiale, ha dichiarato che non considera giusto permettere alle donne transgender di partecipare ai tornei femminili. La tennista ha espresso la sua opinione durante un’intervista televisiva, sottolineando la complessità dell’argomento e il rispetto per le persone coinvolte, ma ribadendo la sua posizione contraria.
Durante la trasmissione condotta da Piers Morgan, Sabalenka ha risposto a una domanda sull’opinione di Martina Navratilova, anch’essa contraria alla partecipazione delle donne transgender nei tornei Wta. “Trovo semplicemente ingiusto che una donna debba affrontare giocatrici che sono biologicamente uomini”, ha detto Sabalenka. “Una donna lavora tutta la vita per superare i propri limiti, e all’improvviso è come se dovesse affrontare un uomo, qualcuno biologicamente molto più forte. Non sono d’accordo con questo genere di cose nello sport”.
Secondo quanto stabilito dall’organo di governo del circuito femminile, le donne transgender possono partecipare ai tornei Wta a determinate condizioni. Tra i criteri previsti, le atlete devono dimostrare che la concentrazione di testosterone nel sangue sia rimasta al di sotto di 2,5 nanomoli per litro negli ultimi due anni. Inoltre, è richiesta una dichiarazione firmata che attesti l’identità di genere femminile o non binaria.
Nella storia del tennis, Renée Richards è una delle poche tenniste transgender ad aver gareggiato ai massimi livelli. Richards, nata Richard Raskind nel 1934, ha giocato agli Us Open maschili negli anni ’50 e successivamente ha intrapreso una carriera nel circuito femminile tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. Dopo il ritiro dal tennis professionistico nel 1981, Richards ha allenato anche Martina Navratilova.
| Sport
| Sport
| Sport
| Sport
| Sport
ONLY RADIO S.R.L. – P.IVA 05295650633