Adrien Rabiot si è subito imposto come leader al Milan, sia in campo che nello spogliatoio. Il centrocampista francese, ex Juventus e PSG, tornato in Italia dal Marsiglia, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport dal ritiro della nazionale francese, parlando della sua nuova avventura rossonera e lanciando un messaggio chiaro al compagno Rafael Leao.
“Dopo cinque anni alla Juventus non è una cosa banale giocare al Milan. Torino è stata fondamentale per la mia carriera, ma sono felice di essere tornato in Italia e in un club mitico come il Milan, con tanta passione e ambizione”, ha dichiarato Rabiot.
Sul campionato: “Vedere la Roma così in alto è una sorpresa. Il Napoli resta la squadra più forte, l’Inter ha il vantaggio di giocare insieme da tempo. Noi abbiamo qualità e lotteremo fino all’ultimo per lo scudetto. Stavolta mi piacerebbe festeggiarlo con tutti i tifosi in piazza”.
Rabiot ha parlato anche di Massimiliano Allegri: “È un vincente, determinato e appassionato. Sa trarre il meglio dai giocatori e mi ha voluto al Milan per trasmettere esperienza ai più giovani, impegnandomi al massimo sia in allenamento che in partita”.
Il francese ha inoltre citato altri leader della squadra come Maignan e Modric, sottolineando l’importanza della loro esperienza.
Rabiot non ha nascosto preoccupazione per Rafael Leao:
“So che se ne parla molto. È un giocatore con grandi potenzialità, ma a 26 anni non sei più giovane. Non c’è più tempo da perdere. Sarebbe un peccato sprecare il suo talento. Deve chiedersi dove vuole arrivare, se accontentarsi o diventare quello che può essere. Magari non ha la stessa volontà di Modric, ma Allegri sa tirare fuori il meglio dai giocatori. Spero che questa sia l’occasione giusta per lui”.
Riguardo a Luka Modric, Rabiot ha spiegato:
“Non sono sorpreso dal suo impegno e dalla professionalità. A 40 anni continua a dare tutto in campo e in allenamento. È un esempio per tutti, la passione è il motore di tutto”.
Infine, il francese ha parlato anche di altri compagni come Santiago Gimenez, sottolineando la dedizione e la mentalità giusta di chi lavora al massimo in allenamento e in partita.
Con queste parole, Rabiot si conferma non solo un leader tecnico, ma anche una voce autorevole nello spogliatoio del Milan, pronto a guidare i rossoneri verso obiettivi ambiziosi in Serie A e in Champions League.
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