Adrien Rabiot è protagonista di una lunga intervista nell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. L’attuale centrocampista dell’Olympique Marsiglia ha ripercorso la sua esperienza alla Juventus, soffermandosi anche sul nuovo corso intrapreso dal club bianconero. “Sono stati anni fondamentali: se oggi riesco a gestire certe responsabilità, è grazie al percorso fatto alla Juve, dove alla fine ero diventato uno dei capitani”, ha dichiarato Rabiot.
Rabiot ha espresso il suo disappunto riguardo alla gestione del suo contratto da parte della dirigenza bianconera. Secondo il giocatore, nonostante le sue intenzioni di proseguire l’avventura a Torino, le azioni di Giuntoli non sono state sufficienti a garantire il prolungamento del suo contratto. Questa situazione ha portato alla sua decisione di lasciare il club come svincolato. “Già da qualche anno non erano stati fatti acquisti all’altezza della Juve e questo mi frustrava perché avevo l’impressione che in campo fossimo in pochi a fare il necessario. Non volevo continuare in quelle condizioni così ho preferito rimettermi in gioco altrove e ho scelto il Marsiglia”, ha raccontato Rabiot durante l’intervista.
Il calciatore francese ha anche commentato l’esonero di Thiago Motta: “Non conosco i dettagli, e anche se nel calcio non c’è mai tempo e alla Juve c’è l’esigenza del risultato, è incomprensibile andare a prendere un ottimo allenatore come Motta per poi mandarlo via subito. Dicevano che era l’anno zero, alla fine è bastato qualche risultato negativo per azzerare tutto di nuovo. Ma Thiago ha un grande futuro davanti”.
| Sport
| Sport
| Sport
| Sport
| Sport
ONLY RADIO S.R.L. – P.IVA 05295650633