Qatar 2022: Messi guida l’Argentina alla vittoria contro il Messico del “Chucky” Lozano

Messi guida l'Argentina alla vittoria sul Messico. Decisivo proprio un gol della "Pulce" contro la squadra di Lozano, poi la chiude Fernandez
LUSAIL CITY, QATAR – NOVEMBER 26: Lionel Messi #10 of Argentina celebrates after scoring a goal during the FIFA World Cup Qatar 2022 Group C match between Argentina and Mexico at Lusail Stadium on November 26, 2022 in Lusail City, Qatar. (Photo by VCG/VCG via Getty Images)

L’Argentina è solo lui, Leo Messi. Che segna un gol che è come un lampo nel buio, poi dà a Fernandez il pallone per il 2-0 e salva la sua nazionale dal baratro. Gli uomini di Scaloni vedono le streghe per un tempo, la sconfitta alla prima giornata contro l’Arabia Saudita se la portano sulle spalle con fatica. Il Messico picchia e rincorre, poco altro, ma per fermare l’Argentina attuale basta. Non per Leo Messi, che dopo altri 19′ di un secondo tempo brutto come il primo, perde la pazienza e fa il primo tiro in porta. Poi, offre a Fernandez la palla del raddoppio. L’Argentina è salva, almeno per il momento, perché adesso tutte e 4 le squadre del gruppo C si giocano la qualificazione nel terzo turno. E l’Argentina dovrà vedersela con la Polonia, che è in testa con 4 punti.

La partita era stata spigolosa e senza vere occasioni nel primo tempo. L’Argentina di Scaloni si è presentata con il 5-3-2, Messi e Lautaro davanti con Di Maria a supportarli appena più dietro. Il Messico del ‘Tata’ Martino è a specchio, con Lozano e Vega punte. Si parte con i falli con Orsato che osserva sempre da vicino e non concede nulla ai giocatori più esuberanti: già al 5′ fallo di Vega su Montiel che ci mette qualche minuto per rialzarsi.

I messicani sono più veloci e infastidiscono con il loro pressing gli scambi stretti degli argentini, che non riescono nella loro ragnatela di passaggi. L’Argentina imposta, il Messico ribatte e va appena possibile allo scontro fisico con il portatore di palla. Al 28′ è Alvarez a restare a terra per un fallo di Acuna. A 2′ dalla fine del tempo, ammonizione per Montiel per un fallaccio su Gutierreza, poi parata di Martinez sul calcio di punizione di Vega. Il primo tempo si conclude con 16 falli che hanno frenato il decollo di una partita dura ma senza spettacolo. L’Argentina non ha mai tirato in porta.

Ripresa sullo stesso canovaccio del primo tempo, partita spezzettata, falli, nervosismo e zero occasioni. Gradualmente, l’Argentina riesce però a stabilirsi nella metà campo avversaria, pur senza riuscire a sfondare. Come un fulmine a ciel sereno, al 19′, l’assolo di Leo Messi che prende per mano i suoi e decide la partita: la “Pulce” è fuori area, posizione centrale a 20 metri dalla porta. E’ lì che Di Maria lo trova con un passaggio che gli consente il suo numero migliore: palla sul sinistro e tiro a filo d’erba fuori dalla portata di Ochoa.

Il Messico non reagisce, l’Argentina gli lascia l’iniziativa ma gli uomini di Martino non riescono ad imbastire azioni pericolose. Herrera viene graziato da Orsato per un fallo su Palacios che poteva significare il secondo giallo. Al 42′ st, Messi trova Enzo Fernandez che entra nell’area messicana e tira di destro a rientrare infilando il pallone nell’angolo dove Ochoa non può arrivare. Non poteva essere una partita spettacolare, l’Argentina ha dato segnali di convalescenza soltanto nel secondo tempo, il primo è stato da bocciatura senza appello. Per questa sera, dopo il lampo nello stadio di Lusail, resta in piedi. E più che mai aggrappata a Leo Messi.

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