La sede della semifinale dei playoff che deciderà il destino dell’Italia verso i Mondiali 2026 sembra ormai definita: sarà lo stadio di Bergamo, la New Balance Arena, a ospitare gli Azzurri il prossimo 26 marzo. Una scelta legata non solo all’entusiasmo del pubblico ma anche a un precedente considerato beneaugurante da Rino Gattuso.
Perché l’Italia giocherà a Bergamo
La partita che vale l’accesso alla finale playoff si giocherà quasi certamente a Bergamo. Il motivo principale è il debutto positivo del commissario tecnico: il 5 settembre scorso, proprio in quello stadio, l’Italia vinse 5-0 contro l’Estonia davanti a circa 23 mila tifosi in un clima di grande calore. La struttura, compatta e moderna, è considerata perfetta per creare quell’atmosfera “da catino” capace di spingere la squadra e mettere pressione agli avversari, che saranno decisi dal sorteggio di giovedì.
I precedenti a Bergamo: due vittorie e due pareggi
Per la Nazionale sarà la quinta volta a Bergamo. Il bilancio delle quattro precedenti sfide è positivo: due vittorie e due pareggi. Oltre al successo con l’Estonia, l’altra vittoria risale al 1987, un 5-0 contro Malta nelle qualificazioni agli Europei del 1988, con il primo gol in Azzurro di Gianluca Vialli.
I pareggi arrivano da due momenti significativi: il 15 novembre 2006, l’Italia di Roberto Donadoni chiuse 1-1 con la Turchia e il 14 ottobre 2020, sempre 1-1 contro l’Olanda in Nations League, un match che ebbe anche un forte valore simbolico per rendere omaggio a una delle città più colpite dalla pandemia di Covid.
Le delusioni a San Siro, Palermo o Roma
La scelta di Bergamo è stata rafforzata dal peso dei ricordi negativi legati ad altri stadi. Su San Siro grava il ricordo del 13 novembre 2017, quando lo 0-0 con la Svezia costò l’accesso ai Mondiali di Russia 2018. A questa ferita si è aggiunta la recente sconfitta per 4-1 contro la Norvegia, che ha ulteriormente complicato il cammino.
Anche Palermo, pur legata alla vittoria del 2021, riporta alla memoria un momento amaro: nel marzo 2022 l’Italia perse contro la Macedonia del Nord al 92°, vedendo sfumare il Mondiale in Qatar.
Nemmeno Roma, con lo stadio Olimpico, è stata presa in seria considerazione: il rigore fallito da Jorginho contro la Svizzera nell’ultima campagna di qualificazioni rimane una cicatrice ancora aperta.
Gattuso e il pubblico bergamasco: “Non ci hanno fatto sentire la paura”
Bergamo ha superato anche l’ipotesi Napoli, dove nel 1997 la rete di Casiraghi contro la Russia portò l’Italia ai Mondiali di Francia 1998. Ma il ricordo più recente e significativo resta quello di settembre scorso, quando Gattuso elogiò apertamente il sostegno ricevuto:
“Ringrazio questi magnifici tifosi che ci hanno applaudito e sostenuto anche quando eravamo sullo 0-0 e non ci hanno fatto sentire la paura”.
Dopo le contestazioni ricevute in Moldavia e la pesante sconfitta subita a Milano, il commissario tecnico cerca ora un ambiente capace di dargli forza, e Bergamo sembra essere la scelta ideale.
L’Italia, ancora una volta, è chiamata a stringersi attorno alla Nazionale per provare a conquistare un posto ai Mondiali 2026.