Pioli-Fiorentina, divorzio complicato: il tecnico rifiuta l’accordo

La Fiorentina affronta una grave crisi dopo la sesta sconfitta in dieci giornate. La squadra è in ritiro, mentre l'allenatore Stefano Pioli rifiuta la buonuscita, rendendo l'esonero l'unica opzione per la società.

Stefano Pioli è ancora ufficialmente il tecnico dei viola, ma la separazione con il club di Rocco Commisso è ormai solo questione di tempo. Il problema è che l’addio, invece di risolversi rapidamente, si è trasformato in uno scontro economico che paralizza la situazione.

Il nodo dell’ingaggio

Il contratto di Pioli, valido fino al 2028, prevede uno stipendio di circa tre milioni di euro a stagione. La dirigenza, preoccupata per i conti e i limiti del fair play finanziario, spinge per una risoluzione consensuale: dimissioni che alleggerirebbero il bilancio e permetterebbero di risparmiare una parte significativa dell’ingaggio. L’allenatore, però, non ha alcuna intenzione di rinunciare alle somme pattuite, chiudendo la porta a ogni ipotesi di rinuncia volontaria.

L’offerta del club – coprire solo gli stipendi fino al termine di questa stagione – è stata respinta. Pioli resta fermo sulla sua posizione: se la società vuole cambiare guida, dovrà procedere con l’esonero.

Alta tensione al Viola Park

La giornata di ieri ha mostrato tutta la tensione che si respira a Firenze. Mentre il presidente Commisso segue la vicenda dagli Stati Uniti, il direttore generale Ferrari e il direttore tecnico Goretti hanno passato ore a discutere con i legali, nel tentativo di trovare un punto d’incontro. Pioli, nel frattempo, ha diretto un allenamento ridotto con i giocatori non convocati in Nazionale, senza alcun contatto diretto con la dirigenza.

Il clima resta incandescente: i colloqui si sono arenati e le posizioni sembrano sempre più rigide. L’impressione è che si vada verso una rottura formale, con il rischio che la vicenda assuma contorni legali.

La corsa al sostituto

In parallelo, la società si muove per definire il dopo-Pioli. Tre i profili valutati: Roberto D’Aversa, Paolo Vanoli e Alessandro Nesta. Tutti offrono garanzie di solidità tattica e costi contenuti, con la prospettiva di un contratto a breve termine.

La priorità è avere un nuovo tecnico in panchina già per la trasferta europea di Conference League contro il Mainz e per la delicata sfida di campionato con il Genoa. Ma prima, a Firenze, serve risolvere il muro contro muro che tiene bloccata ogni decisione.

ti potrebbe interessare

     | Sport

La Fiorentina esonera Stefano Pioli dopo un avvio disastroso: squadra ultima con 4 punti in 10 partite. Daniele Galloppa guida ad interim, D’Aversa in pole per la panchina viola.

     | Sport

Dopo l’ennesima sconfitta contro il Lecce, la Fiorentina valuta l’esonero di Stefano Pioli. Paolo Vanoli emerge come principale candidato alla successione.

     | Sport

Dopo la sconfitta contro il Lecce, la Fiorentina valuta l’esonero di Pioli, considera Galloppa come sostituto temporaneo e manda la squadra in ritiro.

     | Sport

La Fiorentina e il direttore sportivo Daniele Pradè si separano di comune accordo. La decisione, arrivata alla vigilia della sfida contro il Lecce, chiude un lungo rapporto iniziato nel 2012 e ripreso nel 2019.

     | Sport

L’allenatore della Fiorentina, Stefano Pioli, commenta la difficile situazione della squadra dopo la sconfitta per 3-0 contro l’Inter, mostrando fiducia nella possibilità di risollevarsi.