Paolo Simoncelli, padre di Marco e fondatore della Sic58 Squadra Corse, nel corso di un’intervista al Corriere della Sera, ha espresso opinioni critiche riguardo all’influenza del gruppo di Valentino Rossi su Francesco “Pecco” Bagnaia e ha analizzato il dominio di Marc Marquez in Ducati.
Secondo Simoncelli, Bagnaia sarebbe stato influenzato negativamente dal gruppo di Valentino Rossi, portandolo a sottovalutare il compagno di squadra Marc Marquez. “Pecco viene dal gruppo di Valentino e a forza di ascoltare tutte le cose che si dicono in quel gruppo ha sottovalutato il compagno”, ha dichiarato Simoncelli. Ha aggiunto che Bagnaia, dopo aver perso il Mondiale l’anno precedente nonostante undici vittorie, pensava che sarebbe bastato cadere meno per vincere. Tuttavia, l’arrivo di Marquez, descritto come “una bestia” in pista, ha mandato in crisi Bagnaia.
Simoncelli ha elogiato le prestazioni di Marquez in Ducati, affermando di non essere sorpreso dal suo dominio nella stagione 2025. “Sapevo che era il più forte. Mi è sempre piaciuto, corre e pensa come mio figlio, non rinuncia mai e ci prova sempre”, ha detto Simoncelli. Ha anche immaginato come sarebbe stato vedere suo figlio Marco competere con Marquez: “Se Marco non fosse morto, ci saremmo divertiti un botto. Sai che sportellate…”.
Simoncelli ha espresso preoccupazioni riguardo alla nuova generazione di piloti, ritenendo che siano troppo influenzati dai loro manager e abbiano fisici già da classe regina a 18 anni. “Dormono e mangiano come un Marquez e vanno in palestra 5 giorni su 7”, ha osservato. Ha anche criticato l’innalzamento del limite di età per l’ingresso nel Mondiale, sostenendo che sarebbe stato sufficiente ridurre il numero di partecipanti nelle griglie per prevenire incidenti mortali.
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