Dopo aver conquistato il tetto del mondo con la Nazionale femminile di volley, Paola Egonu si gode qualche giorno di pausa in famiglia, a Manchester, dove vivono i genitori e i fratelli. Al Corriere della Sera racconta emozioni, cambiamenti e prospettive future: «È sempre bello farsi coccolare un po’. Ci siamo sentiti tanto durante il Mondiale in Thailandia, ma abbracciarli ha un altro sapore. Quando sono a casa con loro mi sento al sicuro».
Egonu rivive i momenti più intensi della cavalcata iridata: «L’ultimo punto della semifinale col Brasile, che aveva un significato speciale dopo la sconfitta del 2022. Poi il muro di Miri Sylla che ha chiuso la finale e noi che impazziamo di gioia. Infine, il momento in cui alziamo la coppa».
Il segreto della forza di questo gruppo? «Lavoriamo insieme da sette anni, siamo cresciute insieme. Velasco ha saputo ridistribuire le responsabilità e dare ordine. I successi di oggi nascono anche dalle sconfitte di ieri: perdi, rifletti, impari».
Con il ct, Egonu ammette di avere un legame profondo: «È un rapporto sincero. Sa parlare a Paola prima ancora che a Egonu. Posso aprirmi con lui: capisce le mie emozioni e mi tranquillizza quando mi carico di troppe responsabilità».
Se in passato era nota per la sua riservatezza, oggi la campionessa racconta un approccio nuovo: «Quest’anno, anche grazie all’arrivo di alcune giovani, ho voluto condividere di più. Abbiamo passato del tempo insieme fuori dal campo, giocato a carte, visto film. Ho capito che non sono più da sola».
Da quest’anno guiderà anche la Numia Vero Volley Milano con la fascia da capitana: «È la prima volta, sento che è arrivato il momento giusto. È un passaggio importante per la mia crescita umana e professionale».
Fuori dal campo Paola resta legata agli affetti: «Passeggio con i miei cani, sto con gli amici, mi godo la famiglia. Leggo romanzi e manga, guardo anime: ieri a mezzanotte ero al cinema per Demon Slayer, come una bimba». Non esclude di tornare presto in Nigeria a trovare parte della famiglia: «Mi manca molto, mi riempie il cuore».
E sul desiderio di maternità confessa: «Amo i bambini, è un sogno che tengo nel cassetto. Per ora la priorità resta la pallavolo, ma in futuro vedremo».
La moda resta una passione, ma senza velleità: «È un modo per esprimermi, per divertirmi». Su Giorgio Armani: «Un’ispirazione immortale, per passione e cura del dettaglio». Intanto prosegue il progetto con Save the Children, con cui ha realizzato insieme a TvBoy una t-shirt solidale il cui ricavato sostiene attività educative per i più piccoli.
Sul futuro lontano dal campo sorride: «Non ci penso, mi viene l’ansia. Per ora gioco e mi diverto».
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