Novak Djokovic, celebre tennista serbo, ha deciso di trasferirsi ad Atene con la sua famiglia, dopo essere stato criticato dal governo serbo per il suo sostegno alle proteste studentesche contro il presidente Aleksandar Vučić. Questa decisione segna un cambiamento significativo nella vita del campione, che ha scelto di allontanarsi dal suo paese natale a causa delle crescenti tensioni politiche.
Le tensioni tra Djokovic e il governo serbo sono emerse quando il tennista ha espresso pubblicamente il suo sostegno alle proteste studentesche scoppiate a seguito del crollo di una pensilina alla stazione ferroviaria di Novi Sad, che ha causato la morte di 15 persone. Questo incidente ha scatenato manifestazioni contro il governo, accusato di corruzione e negligenza. Djokovic ha mostrato solidarietà ai manifestanti attraverso i social media, affermando: “Come persona che crede profondamente nel potere dei giovani e nel loro desiderio di un futuro migliore, credo sia importante che le loro voci vengano ascoltate”. In risposta, alcuni media vicini al presidente Vučić hanno etichettato Djokovic come “falso patriota” e “traditore”.
A seguito delle critiche ricevute, Djokovic ha deciso di trasferirsi con la moglie Jelena e i figli Stefan e Tara ad Atene, nel quartiere costiero di Glyfada. I figli sono stati iscritti al Saint Lawrence College, una scuola privata britannica. Djokovic ha anche iniziato ad allenarsi presso il Kavouri Tennis Club. Inoltre, ha ottenuto la “Golden Visa” greca, che consente la residenza in cambio di un investimento minimo di 250.000 euro nel settore immobiliare.
Parallelamente al trasferimento personale, Djokovic ha deciso di spostare il torneo ATP 250, precedentemente noto come “Belgrade Open”, ad Atene. Il torneo, ora denominato “Hellenic Championship”, si terrà dal 2 all’8 novembre presso l’OAKA Olympic Arena. Questa decisione è stata presa a causa delle difficoltà nel garantire le condizioni necessarie per lo svolgimento del torneo a Belgrado.
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