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La nuova serie televisiva “Noi del Rione Sanità” debutta su Rai1, ispirata alla trasformazione del quartiere napoletano grazie all’impegno di Don Antonio Loffredo e dei giovani del rione.
Ultimo appuntamento, stasera alle 21.30 su Rai 1, con Noi del Rione Sanità, la serie diretta da Luca Miniero che ha raccontato la rinascita di uno dei quartieri più complessi e affascinanti di Napoli. L’opera, ispirata alla figura di Don Antonio Loffredo, arriva al suo capitolo conclusivo con un doppio episodio che parla di riscatto, fede e speranza.
Il protagonista, Don Giuseppe Santoro (interpretato da Carmine Recano), si trova davanti al momento più difficile del suo percorso: la Curia lo mette sotto pressione e arriva perfino una lettera di trasferimento, ma il sacerdote non intende abbandonare i suoi ragazzi né il sogno di riqualificare il quartiere. Convinto che il turismo e la cultura possano salvare la Sanità, Don Giuseppe continua a lottare per dare al rione una nuova identità.
Nel primo episodio della serata, il prete organizza una gita a Pompei per far scoprire ai giovani del rione che esiste un altro modo di guardare al proprio futuro. Nonostante i divieti imposti dalla Curia, riuscirà con un espediente a portare a termine la sua missione, affidando i ragazzi a Lello e Asprino. È durante questa esperienza che nasce l’idea di valorizzare le Catacombe di San Gennaro, un tesoro nascosto capace di trasformare la Sanità in un polo di turismo e cultura.
Nel secondo e ultimo episodio, Don Giuseppe propone di creare una cooperativa sociale, “Il Maestrale”, per ridare dignità e lavoro al quartiere. I finanziamenti tardano ad arrivare, ma la determinazione del parroco e l’aiuto di Stella aprono nuove strade: la partecipazione a un convegno di imprenditori diventa la chiave per convincere alcuni investitori a sostenere il progetto di rinascita.
Parallelamente, le vite dei ragazzi si intrecciano in un dramma di amicizia e coraggio. Massimo, dopo il pestaggio subito, sembra destinato a seguire le orme del boss Mariano (Giovanni Ludeno), ma la lealtà verso Mimmo lo spinge a cambiare rotta. I due, insieme, riescono a salvare la figlia di Manuela e ad affrontare apertamente la criminalità. Grazie anche alla denuncia di Carmine, il padre di Mimmo, la giustizia riesce ad arrestare il camorrista, restituendo speranza al quartiere.
Il finale segna una vera rinascita collettiva: i fondi per la riqualificazione vengono finalmente sbloccati e Don Giuseppe non sarà costretto a lasciare il rione. Mimmo e Caterina possono finalmente vivere il loro amore, mentre il quartiere si prepara a un futuro diverso, costruito sulle proprie radici e sul desiderio di riscatto.
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