Nicolò Bulega tra WorldSBK e MotoGP: “Nel motociclismo bisogna essere un po’ più figli di… e Bagnaia è un bravissimo ragazzo, forse troppo”

Nicolò Bulega si prepara a vivere una stagione cruciale. Dopo due anni consecutivi conclusi al secondo posto nel Mondiale Superbike alle spalle di Toprak Razgatlioglu, il pilota italiano del team Aruba.it Racing Ducati si presenta come il principale favorito per conquistare il titolo nel 2026. Con il passaggio del turco in MotoGP con Pramac Yamaha, il numero 11 sarà, a tutti gli effetti, l’uomo da battere nella massima categoria delle derivate di serie.

Parallelamente, Bulega continua il suo lavoro come collaudatore e pilota di sviluppo di Ducati Corse in MotoGP, un ruolo che gli ha permesso di crescere ulteriormente e confrontarsi con i migliori al mondo.

“Essere il favorito non è pressione, ma motivazione”

In una recente intervista a GPOne, Bulega ha ammesso di pensare ancora al titolo sfumato nel 2025:

“Il titolo che ho perso quest’anno non si dimentica. Nemmeno la MotoGP è riuscita a farmi staccare del tutto. Però sono contento di essere considerato il favorito per il prossimo anno: più che pressione, per me è una motivazione. Significa che gli altri mi vedono come il più completo e il pilota da battere”.

Dalla MotoGP al sogno della “rossa”

Nel 2025, Nicolò ha vissuto anche l’esperienza della classe regina sostituendo Marc Márquez nel team ufficiale Ducati.

“Quando sono sceso in pista nel FP1 di Portimão è stato emozionante. Dentro il casco mi sono detto tante cose. La moto rossa in MotoGP come obiettivo? Chi non la vorrebbe! Sarebbe bellissimo, ma devono allinearsi molte cose perché ciò accada”.

Bagnaia, Marquez e la mentalità del paddock

Parlando dell’attuale campione del mondo MotoGP, Bulega ha espresso grande rispetto per Pecco Bagnaia, ma anche una riflessione schietta sull’ambiente delle corse:

“Per me sarebbe più semplice averlo come compagno di squadra, perché io sono un novellino e lui è il campione. Con Marc sarei felicissimo di condividere il box, proverei a imparare tutto quello che posso, come ho fatto con Álvaro Bautista”.

Poi la frase che ha fatto discutere:

“Bagnaia? Nel mondo del motociclismo bisogna essere un po’ più figli di… e lui è un bravissimo ragazzo, forse troppo. Anche se abbiamo perso un po’ di contatto da quando ho lasciato l’Academy di Valentino Rossi, con Pecco ho sempre avuto un ottimo rapporto”.

Il rapporto con Valentino Rossi

Bulega ha parlato anche di Valentino Rossi, figura chiave della sua crescita sportiva:

“Di recente ci siamo rivisti al Ranch. È molto curioso, mi fa sempre tante domande. Ho un bellissimo rapporto con lui. Quando a ottobre mi è arrivata l’opportunità di correre in MotoGP, avevo dei dubbi… così l’ho chiamato per chiedergli un parere. Mi ha detto di non pensarci nemmeno e di accettare subito. Nel mio cuore so che, se ho bisogno di lui, c’è”.

Uno scenario che cambia: la voce di Razgatlioglu

Nel frattempo, Toprak Razgatlioglu ha parlato del suo passaggio alla MotoGP, sottolineando le differenze tecniche che sta affrontando:

“La differenza più grande è la posizione in sella. Yamaha porterà semimanubri più alti. Poi ci sono tante altre cose: freni, gomme, accelerazione…”.

Parole che confermano quanto il passaggio tra le due categorie sia complesso e quanto il 2026 rappresenti un momento di grande trasformazione sia per la MotoGP sia per la Superbike.