L’inizio del terzo anno di Victor Wembanyama in NBA non poteva essere più spettacolare: la stella dei San Antonio Spurs, tornata in campo dopo otto mesi di stop a causa di un coagulo di sangue, ha dominato la sfida contro i Dallas Mavericks con 40 punti e 15 rimbalzi, guidando la squadra alla vittoria per 125-92 e mettendo in ombra il debutto del promettente Cooper Flagg, scelto come numero 1 del draft 2025 e considerato il teorico successore di Luka Doncic.
Flagg, ala di 18 anni e 2,06 metri, è sceso in campo come titolare con il ruolo di primo playmaker, ma ha subito la pressione delle aspettative. Il giovane talento ha chiuso con 10 punti e 10 rimbalzi, ma con soli 4/13 al tiro, nessun assist e tre palle perse. Un esordio discreto che evidenzia quanto il percorso verso il livello di Wembanyama sia ancora lungo.
Non è andata meglio agli altri veterani dei Mavericks: Klay Thompson ha chiuso con un 4/13 dal campo e 1/5 da tre punti, mentre Anthony Davis ha segnato 22 punti e catturato 13 rimbalzi, ma con un pessimo 7/22 al tiro. La squadra texana, priva di continuità e con Flagg ancora acerbo, ha sofferto di fronte alla superiorità dei Spurs, supportati anche dai 22 punti di Stephon Castle, Rookie dell’Anno, e dai 15 di Dylan Harper dalla panchina.
Il francese di 2,24 metri ha dimostrato di essere molto più di un talento promettente: oltre ai numeri impressionanti, il suo mate in retroguardia senza salto ha mostrato la sicurezza e la versatilità che lo rendono un vero unicorno della NBA. L’estate trascorsa tra il Tempio Shaolin in Cina e il Johnson Space Center della NASA ha contribuito, a suo dire, allo sviluppo fisico e mentale che si è tradotto in una prestazione dominante in campo.
Dallas, ancora “in lutto” per l’addio di Doncic, si affida a Flagg e al trio Kyrie Irving-Anthony Davis-Klay Thompson per competere fin da subito, ma il debutto ha evidenziato quanto l’integrazione del giovane talento richiederà tempo. Wembanyama, invece, ha ribadito di essere pronto a guidare i suoi Spurs verso i playoff già a questo terzo anno, anche senza De’Aaron Fox, fermo per infortunio agli ischiocrurali.
In sintesi, la partita ha confermato che Wembanyama non è solo un talento in ascesa, ma un autentico punto di riferimento della lega, mentre Cooper Flagg dovrà crescere molto per avvicinarsi allo standard dell’unicorno francese.
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