Dopo cinque vittorie consecutive, si interrompe la corsa dei Los Angeles Lakers, sconfitti nettamente dagli Atlanta Hawks per 122-102 in una partita segnata dalle assenze e da una prestazione opaca di Luka Doncic.
L’esloveno, che in questo inizio di stagione NBA viaggiava a una media di 40 punti a partita, si è fermato a 22 punti, con 5 rimbalzi e 11 assist, prima di restare in panchina per tutto l’ultimo quarto, quando la squadra era già sotto di 26 lunghezze.
Gli Hawks sorprendono nonostante le assenze
Atlanta, priva di Trae Young, Kristaps Porzingis, Luke Kennard, Nickeil Alexander-Walker e Jalen Johnson, ha disputato una prova corale di grande intensità.
Il protagonista della serata è stato il giovane Mouhamed Gueye, autore del miglior match della sua carriera con 21 punti e 4/5 da tre. Ottima anche la prova del francese (nato a Málaga) Zaccharie Risacher, che ha contribuito con 19 punti, mentre Asa Newell e Vit Krejci hanno aggiunto 17 punti ciascuno uscendo dalla panchina.
Con questo successo, la squadra di Quin Snyder porta il proprio bilancio stagionale sul 5-5, dimostrando una notevole capacità di reazione nonostante l’emergenza.
Lakers in difficoltà senza LeBron
I Lakers, invece, hanno pagato pesantemente l’assenza di LeBron James, ancora ai box per problemi di sciatalgia. Il numero 23, ormai 40enne, non ha ancora esordito in questa stagione, anche se il suo ritorno è atteso entro due settimane.
In aggiunta, Austin Reaves è rimasto fuori per il terzo match consecutivo, lasciando l’allenatore JJ Redick con rotazioni ridotte.
Tra i migliori dei gialloviola, Jarred Vanderbilt ha registrato una doppia doppia da 12 punti e 18 rimbalzi uscendo dalla panchina, mentre Deandre Ayton si è fermato a 11 punti e Marcus Smart a 5.
Un passo falso nel tour a Est
La sconfitta di Atlanta rappresenta il terzo ko stagionale per i Lakers (7-3) e arriva all’inizio della loro trasferta sulla costa Est, che proseguirà contro i Charlotte Hornets.
Per Doncic, la partita aveva un significato speciale: affrontava la franchigia che lo aveva scelto al Draft 2018 prima di cederlo ai Dallas Mavericks in cambio di Trae Young. Ma stavolta, il duello a distanza non si è consumato: né l’uno né l’altro erano in campo nella loro forma migliore.