NBA, Curry torna ma non brilla: i Thunder dominano i Warriors

I campioni NBA in carica, gli Oklahoma City Thunder, travolgono i Golden State Warriors 126-102 nel rientro opaco di Stephen Curry, autore di soli 11 punti. Grande serata anche per Nikola Jokic, che guida i Denver Nuggets al quinto successo consecutivo, mentre i Pacers affondano e i Knicks restano imbattuti al Madison Square Garden.

Oklahoma domina e allunga in vetta

Gli Oklahoma City Thunder, campioni NBA in carica, hanno travolto i Golden State Warriors con un netto 126-102 al Paycom Center, confermando il loro dominio assoluto in questo avvio di stagione.
La squadra di Shai Gilgeous-Alexander (28 punti, 11 assist e 5 rimbalzi) ha imposto il proprio ritmo sin dal primo quarto, costringendo i Warriors a rincorrere per tutto l’incontro. Con questa vittoria, i Thunder (11-1) si confermano miglior squadra della lega, estendendo la striscia positiva che li aveva già portati al titolo nella scorsa stagione.

Curry fatica nel rientro

La partita segnava anche il ritorno di Stephen Curry, assente per tre gare a causa di un infortunio. Tuttavia, il due volte MVP non è riuscito a ritrovare subito il suo ritmo: ha chiuso con soli 11 punti, tirando 4/13 dal campo e 1/5 da tre, in appena 19 minuti di gioco.
I Warriors (6-6) appaiono ancora in cerca di equilibrio, e la prestazione opaca del loro leader non ha aiutato una difesa già in difficoltà nel contenere il talento di Oklahoma City.

Jokic guida i Nuggets, sempre più solidi

I Denver Nuggets continuano a impressionare: quinta vittoria consecutiva e successo per 122-108 contro i Sacramento Kings.
Il protagonista assoluto è stato, ancora una volta, Nikola Jokic, autore di 35 punti (16/19 al tiro), 15 rimbalzi, 7 assist e 2 recuperi. Accanto a lui, Jamal Murray ha messo a segno 23 punti e Aaron Gordon 17.
Con questo risultato, Denver (8-2) consolida il secondo posto nella Western Conference, alle spalle soltanto dei Thunder.

Per i Kings (3-8), Domantas Sabonis è stato il miglior marcatore con 19 punti, mentre Russell Westbrook ha sfiorato la tripla doppia (14 punti, 11 assist, 8 rimbalzi).

Pacers in crisi profonda

Dal sogno alla caduta. Gli Indiana Pacers, finalisti NBA solo pochi mesi fa, sono oggi il peggior team della lega (1-10), alla pari con Washington Wizards e Brooklyn Nets.
A Salt Lake City, la squadra di Rick Carlisle ha subito una pesante sconfitta per 152-128 contro gli Utah Jazz.
Mattatore della serata Lauri Markkanen, con 35 punti, ben supportato dal rookie Ace Bailey e da Svi Mykhailiuk (entrambi a quota 20).
Tra i Pacers, privi di Tyrese Haliburton, Pascal Siakam ha chiuso con 27 punti e Aaron Nesmith con 17, ma le assenze pesano e la difesa resta un problema irrisolto.

Il Madison Square Garden resta un fortino

A New York, i Knicks proseguono la loro marcia trionfale battendo i Memphis Grizzlies per 133-120, centrando la settima vittoria casalinga consecutiva e la quinta complessiva di fila.
Jalen Brunson è stato il trascinatore con 32 punti, 10 assist e 5 rimbalzi, dominando la partita sin dal primo quarto, in cui i Knicks hanno preso il controllo e toccato un vantaggio massimo di 28 punti.
Con questo risultato, New York (7-3) sale al secondo posto nella Eastern Conference, subito dietro i Detroit Pistons (9-2).

Altri risultati

A Philadelphia, i 76ers hanno battuto i Boston Celtics per 102-100, in una sfida tiratissima decisa solo negli ultimi possessi.
A Brooklyn, invece, i Nets di Jordi Fernández sono caduti per 109-119 contro i Toronto Raptors, confermando il momento difficile della squadra newyorkese.

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