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Kevin De Bruyne celebra il suo primo compleanno in maglia azzurra. Il Napoli pubblica un messaggio speciale sui social, mentre i tifosi mostrano grande entusiasmo per il centrocampista belga.
Negli ultimi anni, il centro storico di Napoli ha vissuto un incremento esponenziale del turismo, trasformandosi in una delle mete più ambite d’Europa. Questo boom ha portato alla proliferazione di bed & breakfast (B&B) e case vacanza, sollevando preoccupazioni riguardo alla sostenibilità e all’impatto sulla vita dei residenti.
Per affrontare il fenomeno dell’overtourism e prevenire la gentrificazione nel centro storico, il Comune di Napoli ha proposto l’introduzione di una “soglia di saturazione” per gli affitti brevi. Secondo questa proposta, il rapporto tra locazioni residenziali e affitti brevi dovrebbe essere mantenuto al 70% per le prime e al 30% per le seconde. Il sindaco Gaetano Manfredi ha spiegato: “L’azione regolatoria che immaginiamo è la specificazione delle destinazioni d’uso e l’introduzione di una soglia di saturazione del 30% ritenuto limite massimo per gli affitti brevi”. Questa misura mira a preservare l’equilibrio tra le esigenze dei residenti e lo sviluppo turistico, evitando l’espulsione dei cittadini dal centro storico.
Nel 2024, la Polizia Locale di Napoli ha effettuato 922 controlli su strutture ricettive extralberghiere, rilevando 65 violazioni amministrative e penali, principalmente per omesse segnalazioni, mancata esposizione delle tariffe e superamento delle capacità ricettive. Nei primi giorni del 2025, sono già state controllate 43 strutture, con l’accertamento di 15 violazioni, tra cui due deferimenti per omessa comunicazione degli ospiti all’Autorità di Pubblica Sicurezza. L’assessore alla Polizia Locale e alla legalità, Antonio De Iesu, ha dichiarato: “I servizi di controllo nei confronti delle strutture ricettive extralberghiere saranno ulteriormente intensificati al fine di contrastare efficacemente situazioni di abusivismo ed irregolarità, nell’ottica di mitigare – soprattutto nei quartieri del Centro Storico – il fenomeno della ‘turistificazione incontrollata’ che sottrae opportunità alla vocazione residenziale degli immobili”.
Secondo dati forniti dalla Cgil e dall’Unione degli Universitari (Udu), a Napoli su 11.027 strutture censite sulle piattaforme online, quasi 4.500 risultano non autorizzate. Raffaele Paudice della segreteria Cgil Napoli e Campania e Paolo Barbera di Udu Napoli hanno sottolineato: “Una città al centro di una vera e propria speculazione che colpisce le fasce deboli della popolazione e gli studenti universitari, sottraendo spazi all’abitare e impoverendo il tessuto sociale del centro storico”. In risposta a queste preoccupazioni, movimenti cittadini hanno presentato una petizione al Comune di Napoli, raccogliendo quasi 8.000 firme, per chiedere il blocco immediato delle licenze per nuove case vacanza e l’adozione di politiche per l’edilizia residenziale pubblica. La petizione sottolinea la necessità di “disporre un blocco di nuove strutture turistiche extra-alberghiere (B&B, case vacanza) in ‘zona A’ che comprende la parte di territorio dove già si concentrano più del 70% degli annunci sulle piattaforme e che vede infatti contestualmente il maggior aumento esponenziale degli affitti per i residenti”.
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