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Antonio Conte non ha diretto l’allenamento del Napoli. Il tecnico è ufficialmente in permesso fino a lunedì prossimo. La squadra è stata guidata dal vice Cristian Stellini.
Un esordio difficile ma con la volontà di trasformarlo in una lezione di crescita. Luca Marianucci, 21 anni, ha debuttato con la maglia del Napoli al “Meazza” nella sfida persa 2-1 contro il Milan. Una partita che resterà a lungo nella sua memoria: il giovane difensore è stato protagonista in negativo nelle prime fasi di gara, quando Pulisic lo ha superato con troppa facilità in occasione del gol del vantaggio rossonero, e ha sofferto anche in occasione del raddoppio.
A fine gara, Marianucci ha scelto Instagram per sfogarsi e per rivolgersi ai tifosi:
“Sognavo e speravo un esordio del tutto diverso, ma ogni singolo episodio, anche il più sfortunato o il peggiore, aiuta a crescere e migliorare”. Un messaggio che suona quasi come un atto di scuse, ma anche come una promessa di resilienza.
I sostenitori del Napoli hanno risposto con grande affetto, inondando il suo profilo di commenti incoraggianti: “Sei stato un guerriero a San Siro, avanti ragazzo”, “Forza Luca, ci rialzeremo più forti di prima”, “Siamo con te, amma faticà”.
Nonostante gli errori, Antonio Conte ha voluto difendere pubblicamente il suo giocatore:
“Luca è un calciatore che fa parte della rosa, anche se non è in lista Champions. Si sta allenando bene e si è guadagnato questa possibilità. Ha dimostrato di poter stare nella nostra squadra”.
Una fiducia che nasce dall’impegno del difensore livornese, primo acquisto dell’estate azzurra, arrivato dall’Empoli per circa 9 milioni di euro.
La carriera di Marianucci è ancora tutta da scrivere. Dopo aver mosso i primi passi in Serie C con la Pro Sesto nella stagione 2023/24 e aver conquistato la titolarità all’Empoli, è stato protagonista anche con la Nazionale Under 21, firmando il gol vittoria contro la Macedonia del Nord lo scorso 9 settembre.
Il salto a Napoli rappresenta la sfida più grande della sua giovane carriera. Conte lo ha scelto per affrontare il Milan, complice l’emergenza difensiva (out Rrahmani, Buongiorno, Mathias Olivera e Spinazzola), preferendolo a Beukema, risparmiato in vista della Champions. Una scelta rischiosa che ha mostrato le difficoltà di un esordio così precoce, ma anche la fiducia di un allenatore che vede in lui potenziale e personalità.
San Siro resta una ferita dolorosa, ma anche il primo passo di un percorso che può trasformarsi in crescita. Marianucci ha davanti un’intera stagione e un contratto quinquennale per dimostrare il suo valore e diventare un punto fermo del Napoli.
Per adesso, resta l’amarezza di un debutto complicato. Ma se è vero che le cadute temprano i campioni, quella di Milano potrebbe essere stata soltanto l’inizio di una storia azzurra da scrivere.
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