Napoli, l’allarme lanciato dagli albergatori: “Presenze in calo”

Gli albergatori napoletani segnalano un calo delle presenze turistiche e chiedono l'organizzazione di eventi di qualità nelle periferie per rilanciare il settore.

Gli albergatori napoletani hanno lanciato un allarme riguardo al calo delle presenze turistiche in città, evidenziando la necessità di organizzare eventi di qualità nelle periferie per rilanciare il settore. 

Calo delle presenze turistiche e turismo “mordi e fuggi”

Durante il ponte dell’Immacolata, Napoli ha registrato un’occupazione alberghiera inferiore alle aspettative, con solo il 65% delle camere prenotate. Questo dato è stato attribuito al fenomeno del turismo “mordi e fuggi”, caratterizzato da visitatori che affollano le strade del centro storico senza pernottare in città. Secondo Federalberghi, questa tendenza sta penalizzando le strutture ricettive, soprattutto quelle di fascia alta.

Richiesta di eventi di qualità nelle periferie

Gli albergatori sottolineano l’importanza di organizzare eventi di qualità al di fuori del centro cittadino. Questa strategia mira a distribuire i flussi turistici in modo più equilibrato, coinvolgendo anche le periferie e incentivando i visitatori a soggiornare più a lungo. 

Confronto con altre città italiane

Il calo delle presenze turistiche non è un fenomeno isolato a Napoli. Ad esempio, a Palermo, Federalberghi ha registrato un calo del 10% delle presenze turistiche ad agosto, attribuito alla percezione di insicurezza tra i visitatori. Questi dati evidenziano la necessità di strategie mirate per affrontare le sfide del settore turistico in diverse città italiane. 

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