Il Comune di Napoli, in collaborazione con la Città Metropolitana, ha annunciato l’apertura del bando per la prima edizione del Napoli Fringe Festival, un evento che si inserisce nelle celebrazioni per i 2500 anni dalla fondazione di Neapolis. Il festival, ispirato al modello di Edimburgo, si propone di trasformare la città in un palcoscenico diffuso, coinvolgendo artisti locali e internazionali in una serie di performance multidisciplinari che si svolgeranno tra l’estate e dicembre 2025.
Il Napoli Fringe Festival mira a valorizzare la storia millenaria della città, rafforzandone l’identità come capitale culturale del Mediterraneo. Gli eventi previsti animeranno strade, parchi, teatri e spazi non convenzionali, offrendo spettacoli di teatro, danza, musica, arte circense, letteratura, arti visive e molto altro. L’obiettivo è coinvolgere a pieno titolo gli operatori culturali indipendenti, offrendo loro una vetrina inedita per le loro espressioni artistiche. Il sindaco Gaetano Manfredi ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, dichiarando: “Il Napoli Fringe Fest sarà un’occasione innovativa per il nostro territorio sulla scia di altre esperienze internazionali molto riuscite e apprezzate: l’obiettivo è coinvolgere a pieno titolo gli operatori culturali indipendenti che avranno così, nell’arco dell’anno delle celebrazioni del compleanno della città, una vetrina inedita per le loro espressioni artistiche, nel segno dell’inclusione”.
Per raccogliere le proposte artistiche più valide e interessanti, è stato pubblicato un bando pubblico dedicato a questa storica ricorrenza. Artisti singoli, collettivi, enti culturali e associazioni sono invitati a presentare progetti originali entro il 28 febbraio 2025. Le proposte selezionate daranno vita a una programmazione gratuita, inclusiva e innovativa, che celebrerà Napoli come crocevia di culture, linguaggi e talenti. Le partecipazioni dovranno riguardare le seguenti sezioni: drammaturgia internazionale, nazionale e progetti speciali; teatro; musica; street performance; danza e linguaggio del corpo; letteratura; spettacoli per ragazzi-bambini; multimediale e visual art (opere prime e progetti inediti). Inoltre, dovranno collegarsi a una delle seguenti tipologie: Suite (spettacoli o performance, adatti a spazi chiusi); Village Off (spettacoli o performance, anche itineranti, adatti a spazi aperti) e Extra Fringe (ovvero progetti “speciali”).
Il festival si propone di essere un appuntamento multidisciplinare che diventerà stabile, anche oltre le celebrazioni di quest’anno, ispirandosi al modello dello storico Festival di Edimburgo. Laura Valente, direttrice artistica di Napoli 2500, ha dichiarato: “Abbiamo scelto come prima azione di questo anno la libertà della formula Fringe: idee originali, luoghi pubblici o non convenzionali, giovani creativi o professionisti affermati che abbracceranno l’idea di una residenza napoletana per una creazione dedicata ai 2500 anni. Noi ci occuperemo di sostenere le produzioni al debutto rendendo le location selezionate ‘spazio performativo’ adatto a coinvolgere ogni tipo di pubblico: un approccio democratico dell’arte, che dà a tutti le stesse occasioni. E saranno proprio gli artisti i migliori testimonial di questo spirito inclusivo”.
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