Arrigo Sacchi in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha parlato della lotta scudetto tra Inter e Napoli.
Nel rush finale della stagione, tra ambizioni e pressioni crescenti, Napoli e Inter si preparano a giocarsi tutto. Secondo Sacchi, dopo il pareggio del Napoli contro il Genoa, il messaggio da dare al gruppo non dovrebbe essere allarmista, ma motivazionale. Serve compattezza e fiducia nei propri mezzi: “Cosa direi se fossi Conte? Non caricherei di eccessive responsabilità l’ambiente. Direi ai ragazzi che, finora, sono stati fenomenali, perché questa è la realtà, mancano solo due passi e poi c’è il traguardo”, ha dichiarato l’ex allenatore di Milan e Nazionale.
Sul piano tattico, il Napoli dovrà prestare particolare attenzione al Parma, che si è dimostrato competitivo contro le grandi e, in piena lotta salvezza, non concederà nulla. “Il Parma, quest’anno, ha giocato grandi partite contro le big. E poi lottano per salvarsi, non regaleranno nulla”, ha dichiarato Sacchi, che poi ha aggiunto: “C’è da sputare l’anima sul campo, e sono convinto che tutti lo faranno. Il Napoli non mi pare brillantissimo, e in ogni caso non aumenterei i carichi di lavoro. Proverei ad alleggerire la pressione”.
Tra i protagonisti attesi, due nomi su tutti: Giacomo Raspadori per il Napoli, definito “micidiale per rapidità e freddezza”, e Marcus Thuram per l’Inter, che può “reggere da solo il peso dell’attacco”. Infine, il tema della pressione psicologica sarà centrale, soprattutto per l’Inter, attesa dalla finale di Champions League del 31 maggio. Una partita che “comincia a portare via energie almeno quindici giorni prima”. Gestirla bene sarà la sfida nella sfida per Inzaghi. Il verdetto? “Se vincesse il Napoli sarebbe un miracolo sportivo: ha investito molto meno rispetto all’Inter. E la rosa è inferiore. Quindi credo che il peso maggiore ce l’avrà l’Inter”, ha concluso Sacchi.
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