Mourinho: “Napoli? Anche i favoriti perdono”

José Mourinho ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di domani con il Napoli in programma domani allo stadio "Olimpico"
AS Roma coach Josè Mourinho during press conference at Centro Sportivo Fulvio Bernardini in Rome, Italy. (Photo by Luciano Rossi/AS Roma via Getty Images)

José Mourinho ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di domani con il Napoli. L’allenatore della Roma ha risposto così alle domande dei giornalisti:

Come sta la Roma?
“Dybala, Wijnaldum, Darboe e Celik non saranno con noi. Celik potrebbe rientrare nella prossima giornata di campionato. La condizione degli altri è buona, dopo tante gare di fila abbiamo avuto una settimana di lavoro, abbiamo recuperato e allenato. Non c’è molto altro da dire. E’ la prima in classifica dopo dieci gare ed è una classifica che ha già un significato, questo lo sappiamo. Giochiamo contro i primi. Abbiamo il diritto di giocare, il diritto di pensare che vogliamo tanto giocare e dopo penso che l’opinione generale sia a favore del Napoli. Però qualche volta il favorito perde”.

Pensa che Zaniolo possa essere anche uno dei due intermedi nel centrocampo a tre?
“Penso che sia in un momento della sua carriera dove deve pensare a crescere e migliorare. Capire meglio il gioco e la sua interpretazione, in questo senso essendo lui più offensivo è più istintivo. Quando giochi a centrocampo, invece, devi essere più riflessivo, deve capire che in certe zone del campo non si possa perdere la palla. Quello che veramente mi piace tanto di Nicolò è che mi dimostra una crescita da un punto di vista emozionale che di solito un Zaniolo che non inizia la partita è triste, più individualista. Contro la Sampdoria invece comincia dalla panchina con una sola cosa in testa: pensando alla squadra e come aiutarla a vincere. Ha capito l’interpretazione dell’allenatore che pensavo che partendo dalla panchina potevo vincerla. Ho visto uno Zaniolo con grande maturità. Tre partite di squalifica in Europa poi, mi sembrano allucinanti. Anche il rosso preso poteva essere un giallo. Una giornata di squalifica era già una punizione importante, tre partite sono troppe. Per qualcuno che fa un’aggressione allora mi aspetto sei giornate. Intorno a questo ragazzo è sempre tutto troppo amplificato. Non sono contento perché non lo avrò per due gare decisive, ma sono più triste con il giocatore perché perde tre partite. Ma questa è Uefa e domani è un’altra storia”.

La Roma ha una grande solida fase difensiva.
“Questo lo dici tu e lo dicono in tanti. Se per esempio non facciamo tanti gol non significa che non abbiamo una buona fase offensiva, non funziona così, questa è una contraddizione. Noi creiamo tante situazioni ma segniamo poco, ma è un altro discorso”.

Sarà una partita impostata dove la Roma aspetterà il Napoli o lo aggredirà?
“Nessuno dei due, andiamo a fare il nostro gioco e giocheremo per vincere”.

Come si lavora all’imprecisione sotto porta?
“Prima di tutto si lavora tanto. Non ti posso dire un modo specifico. Non si lavora solo psicologicamente o tecnicamente, è un insieme di cose. Ci sono giocatori che hanno profili diversi. Noi abbiamo profili di giocatori che segnano poco, ma abbiamo anche profili di giocatori che segnano come Abraham, Belotti, Pellegrini. I gol arriveranno, per questo non sono preoccupato. Un giorno faremo 5 gol con 5 occasioni e i giudizi saranno diversi”.

Spalletti l’ha definito un super allenatore, è pre-tattica?
“Non ho sentito Luciano. Ma non penso che sia un bluff. E’ mio amico? E’ vero. E’ vero che ci rispettiamo. Lui è un bravissimo allenatore e io non sono scarso. Che lui pensa di vincere domani è verità, ma lui sa che non è facile domani. Sa che perdere qui non è un bluff. C’è rispetto per l’avversario. Noi abbiamo giocato contro gli ultimi in classifica e siamo usciti ridendo, ma attenzione che il quarto in classifica non è scarso. Sarà una partita difficile”.

La Roma era interessata a Kvaratskhelia? Come pensate di fermarlo?
“Se passa davanti a me, magari lo posso calciare (ride, ndr). Ora è troppo facile che tutti sono interessati, unica cosa che interessa è che è andato al Napoli. Il club ha fatto bene e ha un bravissimo giocatore. Magari anche lui ha scelto bene come piazza”.

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