Morte di Sivert Bakken: eseguita l’autopsia, sequestrata la maschera ipossica

La Procura di Trento ha eseguito l’autopsia sul corpo del biatleta norvegese Sivert Bakken, trovato senza vita nella sua stanza d’albergo a Passo Lavazé. Al momento, non risultano persone indagate in relazione al decesso. La maschera ipossica che l’atleta indossava al momento del ritrovamento è stata sequestrata per ulteriori accertamenti. 

Autopsia e indagini in corso

L’autopsia sul corpo di Sivert Bakken è stata effettuata per determinare le cause esatte del decesso. I risultati dell’esame non sono ancora stati resi pubblici. La famiglia dell’atleta ha deciso di non nominare un perito di parte. La Procura di Trento ha sequestrato la maschera ipossica trovata nella stanza di Bakken per sottoporla a ulteriori analisi. 

La maschera ipossica e le sue implicazioni

La maschera ipossica, nota anche come maschera per l’allenamento in quota, è un dispositivo che riduce la quantità di ossigeno inalata, simulando le condizioni di alta montagna. Questo tipo di allenamento è utilizzato per aumentare la resistenza fisica. La maschera di Bakken era impostata per simulare un’altitudine di 7.000 metri, esponendo l’atleta a livelli di ossigeno estremamente bassi. La Federazione Norvegese di Biathlon ha dichiarato di non essere a conoscenza delle circostanze relative all’acquisizione e all’utilizzo di questa maschera da parte di Bakken. 

Reazioni e misure preventive

In seguito alla morte di Bakken, la Federazione Norvegese di Biathlon ha vietato l’uso delle maschere ipossiche tra i suoi atleti. Questa decisione è stata presa per garantire la sicurezza degli sportivi e prevenire ulteriori incidenti legati all’utilizzo di tali dispositivi.