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Il Portogallo travolge l’Armenia 9-1 senza Cristiano Ronaldo e si qualifica per il settimo Mondiale consecutivo, confermando il dominio della nazionale lusitana nelle qualificazioni.
Le qualificazioni per il Mondiale 2026 stanno entrando nella fase decisiva, con alcune sorprese e conferme che stanno definendo il quadro delle squadre che parteciperanno alla più grande competizione calcistica del pianeta. Tra le notizie più rilevanti, c’è l’ufficializzazione della qualificazione della Norvegia, che ha chiuso il proprio girone al primo posto, precedendo l’Italia e conquistando così il pass per la competizione dopo un’assenza lunga 28 anni.
Nel contempo, il calcio africano ha riservato una clamorosa eliminazione: la Nigeria, una delle squadre più attese del continente, è stata sconfitta ai rigori dalla Repubblica Democratica del Congo nell’ultimo incontro decisivo per l’accesso ai playoff Interzona, vedendo sfumare il proprio sogno di partecipare al Mondiale.
Con l’uscita dalla scena internazionale della Nigeria, il numero delle squadre già qualificate sale a 32 su 48, con altre 10 squadre che hanno ancora la possibilità di accedere attraverso gli spareggi di marzo 2026. Tra le formazioni che si sono già assicurate un posto, ci sono alcune delle nazionali più forti al mondo, tra cui Portogallo, Francia, Croazia e Inghilterra, che vanno ad aggiungersi a Haaland & Co. della Norvegia.
In Europa, la situazione è ancora in evoluzione. Dopo la chiusura della finestra di qualificazione di novembre, che ha visto una serie di partite cruciali, le prime 12 squadre in ogni girone sono pronte a lottare per i 16 posti disponibili. Le ultime partite si disputeranno nel marzo 2026, con ben 4 posti a disposizione attraverso gli spareggi, che vedranno coinvolte le seconde classificate di ogni girone e le migliori posizioni nella Nations League.
Se c’era una squadra che si pensava potesse rivelarsi una delle rivelazioni del torneo, quella era senza dubbio la Nigeria. La sconfitta ai rigori contro la Repubblica Democratica del Congo nei playoff Interzona è stata un’autentica sorpresa. La Nigeria non solo ha una delle rose più talentuose del continente africano, ma vanta anche una tradizione di successi nei Mondiali. La sua eliminazione lascia un grande vuoto, soprattutto considerando che le aspettative nei confronti della squadra erano alte. La qualificazione della Repubblica Democratica del Congo, invece, rappresenta un grande colpo per il calcio africano, portando una squadra con un potenziale ancora da esprimere all’attenzione internazionale.
Le qualificazioni UEFA per i Mondiali 2026 prevedono un sistema in due fasi. La prima fase è strutturata in 12 gironi, con squadre da 4 o 5 nazionali per ciascun gruppo. La vincitrice di ogni girone ottiene un posto diretto per la competizione.
La seconda fase prevede un sistema di spareggi che coinvolgerà le 12 seconde classificate di ogni girone, insieme alle 4 migliori squadre non qualificate direttamente grazie ai risultati ottenuti in Nations League. Le 16 squadre che parteciperanno a questi spareggi si divideranno in 4 percorsi da 4 squadre, con semifinali e finali che si giocheranno durante la sosta di marzo 2026.
Ecco l’elenco delle 32 nazionali già qualificate per i Mondiali 2026 (in ordine di conferma):
A marzo 2026 si definiranno le ultime squadre che accederanno ai Mondiali. In Europa, quattro posti saranno assegnati tramite gli spareggi, mentre altre due nazionali arriveranno tramite gli spareggi interzona FIFA. Dopo questa fase finale, il numero delle squadre qualificate salirà a 42. Le restanti 6 squadre verranno determinate attraverso i playoff di marzo, che vedranno coinvolte le squadre europee più promettenti e le selezioni provenienti da altri continenti.
Con solo un anno di attesa per l’inizio dei Mondiali, la lotta per conquistare i pass per Canada, Messico e Stati Uniti continua ad essere piena di emozioni e sorprese. Chi sarà la prossima sorpresa? La qualificazione della Norvegia, che ha appena sconfitto l’Italia 4-1, potrebbe essere un segno di nuovi equilibri nel calcio mondiale. Non ci resta che aspettare per scoprire quali altre nazionali riusciranno a scrivere la storia del Mondiale 2026.
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