Miracolo Lakers: Reaves decide, ma Doncic e LeBron restano un’incognita

I Lakers battono i Timberwolves 116-115 grazie a un canestro allo scadere di Austin Reaves, ma dietro l’euforia restano dubbi: senza LeBron e Doncic, ancora infortunati, Los Angeles mostra talento ma anche fragilità nella gestione dei finali di gara.

A Minneapolis è andata in scena una delle notti più folli dell’inizio di stagione NBA. I Los Angeles Lakers hanno strappato una vittoria insperata contro i Minnesota Timberwolves per 116-115 grazie a un incredibile buzzer beater di Austin Reaves, che ha evitato un crollo clamoroso dopo aver dilapidato un vantaggio di 16 punti a metà dell’ultimo quarto.

Reaves, ancora una volta eroe inatteso della franchigia californiana, ha chiuso con 28 punti e 16 assist, firmando un’altra prestazione da protagonista assoluto. Il suo tiro vincente allo scadere ha salvato la squadra di JJ Redick da un disastro annunciato e, allo stesso tempo, ha mandato un messaggio chiaro: i Lakers possono vincere anche senza le loro stelle.

Luka Doncic e LeBron James, entrambi fermi ai box, hanno osservato da lontano l’impresa. Ma dietro la festa, si nascondono inquietudini. LeBron, alle prese con problemi di sciatalgia, dovrebbe tornare solo a metà novembre, mentre Doncic — alle prese con un infortunio alla mano e una botta alla gamba — conta di rientrare la prossima settimana. Il successo di Reaves e compagni, però, lascia spazio a interrogativi: il gruppo è davvero pronto a sostenere la corsa al titolo quando torneranno i leader?

Senza LeBron e Doncic, Reaves si sta ritagliando un ruolo da protagonista inatteso, affiancato da Jake LaRavia (27 punti e 8 rimbalzi) e Deandre Ayton (17 punti e 10 rimbalzi). Anche Dalton Knecht ha contribuito con 15 punti dalla panchina. Ma nonostante la vittoria, le crepe nella gestione dei momenti decisivi sono emerse in modo evidente: i Lakers hanno rischiato di buttare via un match che sembrava chiuso, concedendo troppo spazio a Julius Randle (33 punti) e Jaden McDaniels (30).

Dopo una serie di prestazioni altalenanti, il messaggio che arriva a Doncic è chiaro: i Lakers sono una squadra capace di grandi slanci ma ancora fragile nella mentalità. Il talento non manca, ma senza la leadership delle stelle, la solidità vacilla.

E così, dietro l’euforia per la vittoria allo scadere, resta un’ombra: quando torneranno LeBron e Doncic, dovranno ritrovare una squadra unita e consapevole. Altrimenti, il sogno dell’anello rischia di svanire prima ancora che la stagione entri nel vivo.

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