Marc Marquez: “Se vedo Rossi non lo saluto, ma il motociclismo ha bisogno di entrambi”

A più di dieci anni dal celebre episodio di Sepang, Marc Marquez e Valentino Rossi continuano a rappresentare i due poli opposti di una delle rivalità più intense nella storia della MotoGP. Intervistato dal programma El Larguero di Cadena Ser, il fuoriclasse spagnolo ha affrontato con franchezza il tema del suo rapporto con l’ex rivale.

«Se vedo Rossi, lo saluterò? No, non ti mentirò», ha detto Marquez. «Lui non ha bisogno di me e io non ho bisogno di lui. Ma, alla fine, il motociclismo ha bisogno di entrambi, ed è lì che ci uniamo».

Durante l’intervista, il conduttore Manu Carreño ha osservato con una punta di provocazione: «Mi sembra che Rossi sia ancora un po’ ossessionato, non l’ha superata…». Marquez, tra le risate del pubblico, ha risposto con un sorriso: «No…».

Il campione spagnolo ha poi riflettuto su come, dopo tanti anni, ciascuno mantenga la propria versione dei fatti relativi a Sepang 2015. «Arriva un punto in cui uno vede questo tavolo nero e un altro lo vede bianco, e chi lo vede marrone dirà che è marrone. Io lo vedo bianco», ha spiegato.

Quando il giornalista gli ha chiesto se negli anni ci fossero stati altri incontri con Rossi, Marquez ha chiarito: «Non ci siamo più rivisti. Ci siamo incrociati qualche volta nel circuito, come si è visto… ormai neppure ricordo dove. Non senti nulla, non provi nulla».

Alla domanda se oggi lo saluterebbe, la replica è stata diretta: «No, non posso mentire. Ognuno fa la propria strada, e sicuramente lui non ha bisogno di me e io non ho bisogno di lui. Ma il motociclismo sì, il motociclismo ha bisogno di entrambi».

Infine, quando gli è stato chiesto cosa pensa di chi sostiene ancora che “la pedata di Rossi a Marquez” non sia mai avvenuta, il pilota spagnolo ha chiuso con una battuta: «È come il tavolo. Chi lo vede bianco, lo vede bianco. Le immagini si sono viste mille volte».

Con la consueta lucidità, Marquez ha mostrato di aver messo da parte i rancori, pur sapendo che la storia con Rossi resta impressa nella memoria collettiva. «I commenti esterni e il clamore fanno parte dello spettacolo, ma non mi interessano. Mi concentro solo sulle persone che possono darmi qualcosa, quelle che mi fanno crescere», ha aggiunto.

A distanza di un decennio, la tensione tra i due non è del tutto svanita, ma Marquez e Rossi restano, a modo loro, due facce inseparabili della stessa leggenda della MotoGP.