Il Sindaco Gaetano Manfredi, nell’evento “Aura Neapolis” organizzato da Fratelli d’Italia a Napoli, parla insieme al presidente Aurelio De Laurentiis ed al ministro dello sport Andrea Abodi del nuovo stadio oppure della ristrutturazione del Maradona. Queste le dichiarazioni di apertura del Sindaco di Napoli: “C’è grande collaborazione con Aurelio, lavoriamo in maniera concreta. Le chiacchiere stanno a zero, le cose si devono fare. Sto lavorando con Abodi non solo sullo stadio. Il tema stadio è fatto di vari pezzi. Gli Europei sono l’occasione per risolvere il problema, sono d’accordo con Aurelio quando dice che sono solo 3 gare ma è l’occasione per non rimandare la palla in tribuna sullo stadio. Il problema stadio è fatto di tre pezzi: il primo è la fattibilità tecnica, su questo stiamo facendo uno studio importante. Il terzo anello fu chiuso 20 anni fa per degli approfondimenti che poi non sono mai stati fatti. Noi stiamo analizzando tutto per capire se ci sono dei problemi in modo da capire se si possono usare o no. In una fase transitoria può essere una soluzione. Sul tema parcheggi, allo stadio ci sono parcheggi mai aperti da Italia 1990. Per andarci serve un esploratore, al Comune non esiste manco una pianta a riguardo. Si tratta di poche centinaia di posti che comunque non risolverebbero il problema. Bisogna capire cosa fare e cosa no”.
Manfredi approfondisce la centralità dello stadio di Fuorigrotta: “Il Maradona ha il vantaggio di essere centrale, è il miglior stadio italiano servito dal servizio pubblico. Il problema parcheggi si può risolvere vicino al Maradona, non è detto che si debba fare sotto lo stadio. Ci sono spazi intorno. Poi c’è un altro vantaggio legato alla passione della gente, il calcio non è solo conti o numeri. Lì la passione di Napoli ha vissuto per 50 anni, quello stadio ha un valore anche emotivo e non solo economico. Ha dei limiti come la struttura vecchia, ha una concezione di un impianto di qualche tempo fa. Anche l’Olimpico ha la stessa età del Maradona ma farà gli Europei”.
“Esiste un tema economico, ovvero quanto costa realizzare l’intervento? – si interroga Manfredi – Se c’è la disponibilità della società ad investire, ci deve essere un ritorno economico che, evidentemente, non riguarda solo lo stadio ma tutto quello che c’è intorno. La nuova legge sugli stadi consente questo, l’inserimento anche della parte commerciale. Poi non è detto che lo spazio del commerciale deve essere per forza attaccato allo stadio, fermo restando che il Maradona, se svuotato, ha dei volumi non trascurabili. Poi si può fare anche uno stadio nuovo. Non dobbiamo avere un approccio ideologico al tema. Noi dobbiamo fare lo stadio nuovo, che sia strettamente connesso con il Calcio Napoli, e che debba contemperare entrambe le esigenze, quelle della città e quindi del tifoso e quelle della società. Per fare questa operazione ci sono delle regole molto rigide e noi dal Governo dobbiamo ricevere la possibilità di avere una copertura economica e poteri speciali. A Milano, ad esempio, ci sono tre indagini della magistratura sul nuovo bando pubblicato dal Comune per rifare San Siro. Se il Governo pensa di nominare un commissario io sono favorevole, abbiamo un elemento che ci aiuta a fare le scelte migliori e ci aiuta ad operare. Non c’è scritto da nessuna parte che ci sia anche un supporto pubblico, che venga dal governo centrale o dalla Regione, che aiuti a fare una scelta, laddove non ci sia una perfetta sostenibilità da parte del privato, credo sia utile. Non precludiamo ad un sostegno pubblico, in aiuto al Calcio Napoli ed al Comune. Ci sono tutte le condizioni per farlo, dobbiamo solo lavorare insieme ed ognuno deve fare la sua parte”.
Fonte: Ilmionapoli.it
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