“L’espulsione ha rovinato la partita. Abbiamo l’amaro in bocca. Giusta? Non lo so, non l’ho nemmeno rivista”. Antonio Conte non si dà pace per il cartellino rosso rimediato da Giovanni Di Lorenzo al 21′ della sfida d’esordio in Champions League contro il Manchester City. Un episodio che ha cambiato radicalmente il volto del match e che, secondo il tecnico del Napoli, ha compromesso la possibilità di giocarsela fino in fondo.
I primi venti minuti, infatti, avevano mostrato una squadra compatta e determinata: l’occasione più nitida era capitata a Beukema, mentre gli azzurri tenevano il campo con personalità e senza timori reverenziali. “Dispiace, avevamo preparato una partita come l’abbiamo giocata nei primi 20 minuti”, ha sottolineato Conte a Sky Sport.
Dal rosso in poi, la partita ha preso un’altra piega. Il City è passato in vantaggio con Haaland e ha chiuso i conti con Doku per il definitivo 2-0. “Già è difficile uscire indenni da Manchester, se poi rimani in dieci per 70 minuti si fa quasi impossibile – ha spiegato Conte –. Queste sono partite che vengono rovinate da un’espulsione, perché non sai mai come sarebbero potute andare”.
La superiorità numerica ha costretto l’allenatore a ridisegnare l’assetto tattico, sacrificando al 26′ Kevin De Bruyne, accolto all’Etihad da una coreografia dei suoi ex tifosi: “Il diavolo ci mette la coda, era l’unica cosa che potessi fare in quel momento. Non è dispiaciuto solo al ragazzo, a cui abbiamo tolto la soddisfazione di giocare nel suo vecchio stadio, ma soprattutto a me che mi sono dovuto privare di un giocatore come lui”.
Nonostante la sconfitta, Conte ha voluto guardare anche al lato positivo: “Sono contento dell’abnegazione, della mentalità e della voglia che ci hanno messo. Esco da questa partita con sensazioni positive anche per il cammino europeo della squadra. In alcune situazioni dobbiamo però essere più maturi e capire certe dinamiche: abbiamo preso il primo gol perché siamo andati alti a pressare su una rimessa laterale in 10 contro 11”.
Il Napoli torna da Manchester senza punti, ma con la consapevolezza di poter competere, a patto di gestire meglio episodi e dettagli. Per Conte e i suoi uomini, la strada europea è appena iniziata.