L’Italia ricorda Nino Benvenuti: un mito del pugilato

L'Italia si unisce nel ricordo di Nino Benvenuti, leggenda del pugilato, con omaggi da parte di figure sportive e politiche.

Nino Benvenuti ha lasciato un segno indelebile nella storia del pugilato e dell’Italia. Alla notizia della sua scomparsa, il paese si è unito in un omaggio corale. Patrizio Oliva lo ha definito “la sua luce” e “fonte d’ispirazione”, mentre Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha affermato che “resterà un mito per sempre”. La premier Giorgia Meloni ha sottolineato come Benvenuti sia stato “simbolo di un’Italia fiera e coraggiosa”.

Omaggio dal mondo dello sport

Il Coni ha disposto le bandiere a mezz’asta e il Salone d’Onore ospiterà la camera ardente. Giovanni Malagò ha espresso il suo pensiero sui social: “Sei entrato nell’Olimpo e hai dominato sul ring diventando un’icona senza tempo. Hai conquistato il mondo, vincendo i Giochi di Roma ’60 e poi i titoli iridati, regalando al pugilato e a tutto lo sport italiano un esempio sinonimo di orgoglio. Ciao Nino. Le tue gesta, il tuo sorriso, la tua classe rimarranno un marchio di fabbrica intramontabile. Sei stato un campione straordinario, rimarrai una leggenda, un mito per sempre”. Anche Patrizio Oliva ha ricordato Benvenuti con affetto: “Per me questo è un giorno molto triste, lui era la mia luce, la mia fonte d’ispirazione”. Roberto Cammarelle ha aggiunto: “È stato un grande campione e un grande punto di riferimento per tutti i pugili italiani che hanno sognato di andare alle Olimpiadi”.

Riconoscimenti dalla politica

Anche il mondo politico ha reso omaggio a Benvenuti. La premier Giorgia Meloni ha dichiarato sui social: “Addio a Nino Benvenuti, campione straordinario e simbolo di un’Italia fiera, coraggiosa, capace di rialzarsi”. Ha sottolineato il suo legame con le radici istriane e il suo ruolo di testimone della tragedia delle foibe. Il ministro per lo sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha ricordato come Benvenuti “resta impresso nella memoria e nel cuore di chi lo ha conosciuto e seguito nel suo percorso sportivo”.

Un campione leggendario

Luca Pancalli, presidente del Comitato paralimpico, ha definito Benvenuti “un campione leggendario”. Ha ricordato l’oro olimpico a Roma nel 1960 e le epiche sfide con Monzon. Flavio D’Ambrosi, presidente della federpugilato, ha affermato: “La boxe italiana perde il suo monumento. Il suo ricordo rimarrà indelebile, la sua figura è già mito e leggenda”. Benvenuti ha regalato agli italiani un senso di appartenenza e orgoglio che solo i grandi personaggi possono dare.

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