Il Lecce ha affrontato l’Atalanta indossando una maglia bianca priva di simboli, in segno di protesta contro la decisione della Lega Serie A di non rinviare ulteriormente la partita dopo la morte del fisioterapista Graziano Fiorita. Fiorita, che ha servito il club per oltre 20 anni, è stato trovato senza vita il 24 aprile durante il ritiro della squadra. La Lega ha posticipato l’incontro al 27 aprile, una decisione che il Lecce ha ritenuto insensibile, considerando il breve lasso di tempo per elaborare il lutto.
In risposta alla decisione della Lega Serie A di far disputare la partita contro l’Atalanta il 27 aprile, il Lecce ha scelto di scendere in campo indossando una maglia bianca priva di stemmi e loghi. Questa scelta simbolica è stata adottata per esprimere il disaccordo del club riguardo alla mancanza di sensibilità mostrata nei confronti del lutto per la scomparsa del fisioterapista Graziano Fiorita. Il club ha dichiarato: “Giocheremo la partita ‘dei valori calpestati’, ma lo faremo indossando una maglia bianca anonima, che non ci rappresenta, senza colori, senza stemmi né loghi”.
Il Lecce ha espresso forti critiche nei confronti della Lega Serie A per la decisione di posticipare la partita di soli tre giorni, ritenendo la scelta “terribilmente irrispettosa” verso il grave lutto che ha colpito la famiglia di Fiorita, il club e i tifosi. Il club ha sottolineato come in situazioni simili siano state prese decisioni più ragionevoli, suggerendo l’esistenza di una “gerarchia della morte” basata sul prestigio del club o sul ruolo della persona scomparsa. Nonostante gli sforzi del Ministro dello Sport, Andrea Abodi, per ottenere un ulteriore rinvio, la Lega ha mantenuto la data del 27 aprile.
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