Leao: “Ho detto no all’Inter, poi mi ha chiamato Maldini”

Rafael Leao racconta il suo rifiuto all'Inter e l'importanza della chiamata di Paolo Maldini nel suo approdo al Milan.

Rafael Leao ha recentemente rivelato dettagli inediti sul suo trasferimento al Milan, sottolineando il ruolo cruciale di Paolo Maldini e il suo rifiuto a un’offerta dell’Inter.

Il rifiuto all’Inter e la chiamata di Maldini

In un’intervista al podcast “Say Less”, Leao ha raccontato: “Stavo per andare all’Inter, pazzesco. Il direttore sportivo del Lille mi ha detto: ‘Rafa, stiamo per venderti all’Inter’. Io ho detto: ‘No, ho fatto molto bene questa stagione, voglio stare un’altra stagione per migliorare ancora e aumentare la mia fiducia per la prossima sfida’. Ma lui mi diceva ‘No, no, devo venderti, è un’ottima opportunità per te, per noi, sono tanti soldi’. Ma io ho detto ‘L’Inter no’. Passano una, due, tre settimane e torna a parlarmi il direttore sportivo e mi dice: ‘Il Milan è interessato a te’. Io ho detto: ‘Sì, il Milan sì, se verranno con un’offerta accetterò’. Dopo due giorni è tornato e mi ha detto: ‘Hanno portato l’offerta, qualcuno vuole parlarti’. Mi ha passato al telefono Paolo Maldini, non chiamata normale ma videochiamata. Maldini mi ha detto: ‘Devi venire, siamo pronti a prenderti’. Accetto, ho risposto io, non potevo dire di no”.

L’importanza di Maldini e l’amore per il Milan

Leao ha espresso profonda ammirazione per Maldini, definendolo il suo idolo rossonero: “Il mio idolo rossonero è Maldini, mentre da piccolo guardavo Ronaldinho”. Ha inoltre sottolineato l’importanza di essere parte del Milan: “Non ha senso essere in questo club tanto per venire e andare”.

Il legame con Ibrahimovic e la vittoria dello Scudetto

Parlando del suo rapporto con Zlatan Ibrahimovic, Leao ha dichiarato: “Lui è come sempre, non è cambiato nemmeno da dirigente. Avrei voluto giocare più anni con lui, è una persona incredibile. Il Milan ha fatto benissimo a metterlo ancora con noi, siamo sempre uno in più con lui. Dal punto di vista mentale è incredibile”. Riguardo alla vittoria dello Scudetto, ha aggiunto: “Non la dimenticherò mai. Quando eravamo in pullman c’era un ambiente bellissimo, sapevamo che sarebbe stata la nostra giornata. L’arrivo in Piazza del Duomo è stato incredibile, uno dei momenti più importanti della mia carriera”.

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