L’Italia femminile di calcio ha raggiunto la semifinale degli Europei, un traguardo che mancava da 28 anni. Questo successo è frutto dell’impegno e della determinazione di un gruppo di atlete che hanno saputo superare ostacoli e sfide personali per portare in alto il nome del calcio femminile italiano.
Cristiana Girelli, attaccante di 35 anni, è stata la protagonista indiscussa del quarto di finale contro la Norvegia, segnando entrambi i gol che hanno permesso all’Italia di vincere 2-1. Con questa doppietta, Girelli ha portato a 61 le sue reti in nazionale, consolidando il suo ruolo di leader e punto di riferimento per le compagne. Dopo la partita, ha dichiarato: “È successo qualcosa di magico. Nel girone forse non abbiamo espresso il nostro miglior calcio, ma in questi quarti di finale contro la Norvegia si è vista un’Italia diversa. Abbiamo sofferto, è vero, ma abbiamo fatto una partita importante e siamo riuscite a centrare questo risultato incredibile. Meritato.”
Laura Giuliani è il portiere titolare della nazionale italiana dal 2013. Dopo aver iniziato la sua carriera al Como, si è trasferita in Germania, dove ha affrontato numerose difficoltà economiche. Per mantenersi e continuare a giocare a calcio, ha svolto diversi lavori, tra cui operaia, panettiera, barista e cameriera. Questa esperienza le ha forgiato un carattere determinato e resiliente, qualità che oggi mette al servizio della squadra. Nel tempo libero, pratica yoga e dipinge, trovando equilibrio tra la vita professionale e personale.
Manuela Giugliano, centrocampista della Roma, ha avuto una stagione straordinaria nel 2023-2024, segnando 10 gol e fornendo sette assist in 25 partite. Queste prestazioni le hanno valso il titolo di miglior giocatrice del campionato. Nel settembre 2024, è stata inserita nella lista delle trenta candidate al Pallone d’Oro femminile, diventando la prima calciatrice italiana a ricevere tale nomina. Durante la cerimonia di premiazione, ha concluso al 27º posto nella classifica finale, un riconoscimento significativo per il calcio femminile italiano.
Aurora Galli, centrocampista di talento, ha affrontato un periodo difficile a causa di un infortunio al legamento crociato. Nel maggio 2025, è rientrata in nazionale, convocata dal CT Andrea Soncin per gli incontri di UEFA Women’s Nations League. La sua determinazione e il suo impegno nel recupero hanno dimostrato la sua dedizione alla squadra e al calcio.
Giulia Dragoni, centrocampista classe 2006, ha già lasciato il segno nel calcio europeo. Nel 2024, con la maglia del Barcellona, è diventata la prima italiana a vincere la UEFA Women’s Champions League. Nello stesso anno, ha ricevuto il premio Golden Girl come miglior calciatrice italiana under 21 e si è piazzata al quinto posto nella classifica IFFHS come miglior giovane under 20 dell’anno. Le sue origini lucane e la sua determinazione la rendono una delle promesse più luminose del calcio femminile italiano.
Margherita Monnecchi, attaccante, ha ricevuto la sua prima convocazione in nazionale maggiore nel maggio 2024 dal CT Andrea Soncin, per uno stage in vista degli incontri di qualificazione agli Europei del 2025. Nel maggio 2025, è stata nuovamente convocata per uno stage in vista degli incontri di UEFA Women’s Nations League, dimostrando la fiducia riposta in lei dallo staff tecnico.
Queste storie personali si intrecciano nel percorso che ha portato l’Italia femminile di calcio a raggiungere la semifinale degli Europei, un traguardo che testimonia la crescita e la maturità del movimento calcistico femminile nel nostro paese.
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