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Dopo la vittoria contro il Milan in Coppa Italia, l’allenatore della Lazio Maurizio Sarri ha commentato la partita, sottolineando l’importanza dei cambi e parlando del possibile arrivo di Lorenzo Insigne.
All’Olimpico si chiude sull’1-1 il confronto tra Lazio e Bologna, valido per la 14ª giornata di Serie A. Una sfida intensa, decisa dalle reti di Gustav Isaksen e Jens Odgaard, che conferma il buon momento dei rossoblù e lascia i biancocelesti in una zona di classifica ancora interlocutoria. Il punto consente alla squadra di Vincenzo Italiano di superare il Como e avvicinarsi alla Roma, mentre la Lazio resta a metà graduatoria.
Il match vive su equilibri fragili, qualche fiammata individuale e due protagonisti assoluti: Jens Odgaard, dominante dalla trequarti in su, e Federico Ravaglia, che tra i pali firma una prova da veterano. Per la Lazio il volto più luminoso è quello di Gustav Isaksen, devastante finché resta in campo. Tra le ombre, invece, Nuno Tavares, in chiara difficoltà su Orsolini.
Ivan Provedel – 7
Non deve superarsi spesso, ma quando serve risponde presente. Respinge una conclusione velenosa di Odgaard e rimane incolpevole sull’1-1.
Adam Marusic – 6,5
Regala un brivido con un errore in uscita, poi però ripristina ordine e solidità. L’azione del vantaggio nasce da una sua iniziativa.
Mario Gila – 5,5
Personalità nella costruzione e buon tempismo per quasi tutta la gara. Il voto crolla per l’espulsione nel finale, evitabile.
Alessio Romagnoli – 6,5
Usa mestiere e fisicità nei duelli aerei. A volte eccede nella foga, ma il contributo complessivo è positivo.
Nuno Tavares – 5
Prestazione complessa: perde palloni delicati e soffre a ripetizione Orsolini. L’intervento duro nel primo tempo poteva costargli caro.
Manuel Lazzari (dal 45’) – 6
Ordinato, senza lampi. Garantisce copertura e poco più.
Mattéo Guendouzi – 6,5
Ritmo, intensità e qualche imprecisione. Ravaglia gli nega un gol che avrebbe potuto cambiare la partita.
Danilo Cataldi – 5,5
Fa fatica a governare la manovra e subisce il ritmo rossoblù.
Fisayo Dele-Bashiru (dal 76’) – s.v.
Toma Basic – 5,5
Parte forte, poi si spegne gradualmente.
Patric (dall’80’) – s.v.
Gustav Isaksen – 7,5
Il migliore tra i biancocelesti: segna, strappa, crea superiorità. L’infortunio lo costringe a uscire nell’intervallo.
Matteo Cancellieri (dal 45’) – 6
Energico, ma impreciso. La condizione è in crescita.
Valentin Castellanos – 5,5
Tanto movimento, poca concretezza sotto porta.
Tijjani Noslin (dal 60’) – 5,5
Si accende a sprazzi, ma non incide davvero.
Mattia Zaccagni – 6
Vivace nel primo tempo, poi cala sensibilmente nella ripresa.
All. Maurizio Sarri – 6
La squadra mostra coraggio e intensità, nonostante gli squilibri. Il pareggio, per come si è messa la gara, pesa relativamente.
Federico Ravaglia – 7,5
Impeccabile: salva i rossoblù in almeno tre situazioni critiche. Reattività e personalità da portiere maturo.
Nadir Zortea – 6
Parte contratto, poi cresce e si inserisce nell’azione del pareggio.
Torbjorn Heggem – 6
In difficoltà iniziale, ma con il tempo trova misure e tempi giusti.
Nicolò Casale – 6
Rischia su Isaksen, poi deve fermarsi per infortunio.
Lorenzo De Silvestri (dal 39’) – 6
Entrata da professionista di lungo corso: preciso e affidabile.
Juan Miranda – 6
Meglio in spinta che in marcatura. Alterna buone letture a momenti complicati.
Nikola Moro – 5,5
Inizia bene, poi commette falli e errori che lo limitano.
Lewis Ferguson (dal 64’) – 6
Dà ordine e calma al centrocampo.
Tommaso Pobega – 5,5
Una fiammata da fuori area e poco altro.
Riccardo Orsolini – 6,5
Cristallino nelle accelerazioni e nei dribbling. Cala nella ripresa.
Federico Bernardeschi (dal 64’) – 5,5
Si accende di rado.
Jens Odgaard – 8
Partita totale: segna, si sacrifica, crea gioco e tempi offensivi. Inarrestabile.
Nicolò Cambiaghi – 5,5
Qualche buona idea, ma fatica a superare l’uomo.
Jonathan Rowe (dal 64’) – 6
Pressing feroce e tanta energia, anche se senza veri pericoli.
Santiago Castro – 5
Isolato, poco coinvolto e poco incisivo.
Thijs Dallinga (dall’84’) – s.v.
All. Vincenzo Italiano – 6
Il Bologna mostra maturità e compattezza. In superiorità numerica poteva osare di più, ma il pari è comunque giusto.
Un pareggio che fotografa fedelmente l’andamento del match: la Lazio paga alcune ingenuità e la scarsa incisività negli ultimi metri, mentre il Bologna conferma solidità e identità. In una partita senza padrone, emergono i volti di Odgaard, Ravaglia e Isaksen, protagonisti di una serata oscillante tra tecnica, errori e qualche scintilla di grande calcio.
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