Il colpo di scena che la Formula 1 temeva è arrivato nella notte di Las Vegas: Lando Norris e Oscar Piastri sono stati squalificati dal Gran Premio disputato sul circuito cittadino della Strip. La decisione, presa dopo le verifiche tecniche della FIA, cancella i punti conquistati dai due piloti McLaren e rimescola una classifica che sembrava avviarsi verso una conclusione meno incerta. Con il successo ottenuto nel GP, Max Verstappen accorcia infatti il distacco a 24 lunghezze da Norris quando mancano ancora due gare e una Sprint alla fine del campionato.
Per McLaren la giornata sembrava destinata a segnare un passaggio cruciale della stagione: il secondo posto di Norris lo aveva proiettato verso un match point iridato da giocarsi già in Qatar. Ma la verifica del “plank”, il pattino di legno che regola l’altezza minima da terra delle monoposto, ha invertito bruscamente la rotta.
Il plank deve mantenere uno spessore minimo di 9 mm, con un’erosione consentita non superiore a 1 mm rispetto ai 10 mm originari. Nel caso della vettura di Norris, l’usura ha superato i limiti: un dettaglio che, per regolamento, comporta automaticamente la squalifica.
Nel comunicato ufficiale viene precisato che «lo spessore del pattino del fondo della monoposto numero 4 (Lando Norris) è stato state misurato e risultava al di sotto dello spessore minimo di 9 mm previsto dall’Articolo 3.5.9 del Regolamento Tecnico. Le misurazioni pertinenti erano: lato destro anteriore 8,88 mm, lato destro posteriore 8,93 mm. Lo strumento di misura utilizzato era un micrometro Mitutoyo acquistato nel maggio 2025 e, secondo le specifiche del produttore, ha una precisione fino a 0,001 mm.»
Le misurazioni, ripetute alla presenza dei rappresentanti McLaren, hanno confermato la non conformità e sono risultate persino inferiori a quelle rilevate dal Delegato Tecnico. La squadra ha sostenuto che il consumo anomalo fosse legato al forte porpoising e alle opportunità ridotte di preparare il weekend a causa del meteo instabile e delle sessioni accorciate.
L’organo tecnico, tuttavia, ha ribadito che «non era prevista alcuna disposizione nel regolamento o nei precedenti che consentisse una penalità diversa da quella abituale (cioè la squalifica).» È stato comunque riconosciuto che la violazione fosse involontaria e priva di intento elusivo.
Con la cancellazione dei risultati, McLaren perde il secondo posto di Norris e il quarto di Piastri, rispettivamente 18 e 12 punti. Una batosta che arriva proprio mentre Verstappen incassa 25 punti pesantissimi.
L’olandese ora si trova a -24 da Norris e aggancia Piastri in classifica generale. Paradossalmente, per il pilota australiano la squalifica rappresenta quasi un “male minore”: senza la penalità, sarebbe scivolato a -30 dal compagno di squadra.
Norris mantiene comunque il controllo del proprio destino: può ancora diventare campione senza dipendere dai risultati altrui. Ma la presenza di Verstappen così vicino alla vetta, a questo punto della stagione, aggiunge una tensione nuova a un Mondiale che sembrava indirizzato.
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