Kevin De Bruyne ha scelto Napoli. Il centrocampista belga, 34 anni, è sbarcato a parametro zero dal Manchester City per iniziare una nuova avventura in Serie A. In un’intervista esclusiva rilasciata al Corriere dello Sport, il fuoriclasse belga ha raccontato motivazioni, emozioni e curiosità dietro la sua clamorosa scelta.
“La gente è ancora incredula di vedermi qui in Italia? Penso sia bello, ma alla fine sono un calciatore come tutti gli altri”, ha dichiarato. Un approccio umile per un giocatore che ha vinto 24 titoli in carriera e che, con la maglia del Napoli, punta al venticinquesimo.
“Probabilmente lo scudetto. Non avendo mai giocato in Italia, sarebbe un bell’obiettivo. Sarebbe molto cool!”
De Bruyne ha spiegato come la decisione di scegliere Napoli sia stata il frutto di un’attenta riflessione familiare e personale:
“Onestamente c’erano anche altre opzioni, ma dopo aver parlato con mia moglie e i miei figli ho capito che questa era la scelta giusta. Napoli mi ha trasmesso la sensazione più bella. È una squadra incredibile, ho sentito il calore dei tifosi quando l’ho affrontata in Champions”.
Inevitabile il confronto tra Pep Guardiola e Antonio Conte, due dei tecnici più iconici del calcio moderno.
“Pep è più attento al controllo e al possesso, Conte è più strutturato e punta molto sulla mentalità. Ogni allenatore ha i suoi principi”, ha spiegato De Bruyne, ammettendo però che la preparazione estiva con il tecnico salentino è stata piuttosto intensa:
“Quale muscolo mi fa più male? Ah, tutti!”, ha detto ridendo. “È molto diverso da ciò a cui ero abituato, ma mi fa bene. Sono molto felice di quello che stiamo facendo”.
C’è spazio anche per alcuni retroscena di mercato, tra cui un curioso siparietto con l’ex compagno Jack Grealish:
“Grealish mi ha chiesto di Napoli? Maybe, forse”, ha risposto sorridendo.
E sulla Juventus? Il belga conferma i contatti, senza entrare troppo nei dettagli:
“Ho avuto varie conversazioni con tanti club attraverso il mio entourage. Ma è la normalità quando sei libero”.
Quanto alla trattativa con il Napoli, l’uomo chiave è stato il direttore sportivo Giovanni Manna:
“L’ho visto un paio di volte a Manchester, è venuto a casa mia. Poi ha parlato con i miei avvocati. Una procedura normale”.
Impossibile non toccare il tema più sacro per Napoli: Diego Armando Maradona.
“Ah! Leggenda. Leggenda di questo gioco, of course. L’ho visto solo nei filmati, ma ha fatto la storia del calcio. E per Napoli conta moltissimo”.
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