Il mercato di dicembre accende i riflettori sull’Inter, impegnata su due fronti: da un lato la caccia a un difensore centrale, dall’altro la gestione delle attenzioni crescenti attorno a Davide Frattesi. Sullo sfondo, un nome che sta scalando le gerarchie nerazzurre: Gila, profilo scelto per rinforzare il reparto arretrato.
L’Inter ha individuato nel difensore una soluzione affidabile per allungare le rotazioni tra campionato e coppe. La trattativa non è semplice, ma i costi sono chiari: l’operazione, tra cartellino e bonus, si aggira su cifre considerate sostenibili per la dirigenza. L’idea è muoversi con decisione, approfittando della finestra invernale per anticipare la concorrenza e consegnare a Chivu un innesto utile da subito.
Il club ragiona su un investimento calibrato, con formule che potrebbero includere prestito con obbligo o diritto condizionato. Una mossa strategica, pensata per evitare squilibri di bilancio e allo stesso tempo garantire l’arrivo di un difensore pronto all’uso.
Se in entrata i nerazzurri valutano Gila, in uscita il nome forte è quello di Davide Frattesi. Il centrocampista, arrivato dall’estate 2023, è stimato sia da società che da staff tecnico ma non è mai riuscito a diventare un titolare fisso, né con Inzaghi né con Chivu.
La Juventus ha individuato proprio in lui il profilo ideale per coprire l’urgenza in mediana,
perfetto per offrire dinamismo e gol negli inserimenti.
Il problema? Convincere l’Inter.
Il club nerazzurro, pur non blindando più il giocatore come nelle stagioni precedenti, non accetterà offerte inferiori ai 30–40 milioni di euro. Una cifra che fa selezione naturale e costringerà Napoli e Juventus a un vero atto di forza, se vorranno davvero sedersi al tavolo.
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