Alla fine è una vittoria che profuma di liberazione per la Juventus, che conquista tre punti fondamentali contro il Pafos nella sesta giornata della fase a gironi di Champions League. Un 2-0 che consente ai bianconeri di salire a 9 punti, un bottino sufficiente per garantirsi l’ingresso ai playoff, ma non senza qualche difficoltà. La squadra di Spalletti, a tratti disorientata e priva di idee, è stata salvata da due giocatori chiave: Weston McKennie, autore del gol che ha sbloccato la partita, e Jonathan David, che ha siglato il definitivo 2-0. Ma se la Juve è riuscita a emergere, lo deve soprattutto a Kenan Yildiz, che ha acceso la luce in un match che sembrava destinato a diventare un incubo.
Michele Di Gregorio (6,5)
Il portiere bianconero si è confermato decisivo, particolarmente nel primo tempo, quando ha compiuto un paio di interventi fondamentali per tenere la porta inviolata. A lui va il merito di aver evitato il gol degli avversari, tenendo viva la speranza di una vittoria.
Pierre Kalulu (6)
Una partita tranquilla in difesa, senza particolari acuti né errori gravi. Kalulu ha fatto il suo, limitandosi a compiti difensivi senza spingersi troppo in avanti.
Lloyd Kelly (5,5)
Non una delle sue migliori serate. Kelly ha concesso troppo spazio a Anderson, l’attaccante del Pafos, e ha fallito un’importante occasione di testa. In una partita dove la Juve aveva bisogno di concretezza, la sua prestazione non è stata all’altezza.
Teun Koopmeiners (5,5)
Una prestazione deludente per il centrocampista olandese, che ha faticato sia in fase difensiva che offensiva. Non è riuscito a gestire il ritmo del gioco come avrebbe dovuto e ha sprecato una clamorosa occasione di testa nel primo tempo. Il suo impatto sul match è stato minimo.
Weston McKennie (6,5)
Sicuramente uno dei pochi a salvare la faccia della Juventus. McKennie ha avuto un inizio anonimo, ma nel momento di maggiore difficoltà è uscito con il gol del vantaggio. L’americano ha dimostrato ancora una volta di essere fondamentale per la squadra, capace di risolvere una partita complicata con un colpo da vero jolly.
Manuel Locatelli (5,5)
Lento e impreciso in regia, Locatelli non è riuscito a dare fluidità al gioco della Juventus. È stato sacrificato al 61′ per un cambio tattico, ma la sua prestazione è stata tutt’altro che soddisfacente. Una serata da dimenticare per lui.
Fabio Miretti (5)
Lento, distratto e impreciso. Miretti non ha mai trovato la giusta dimensione in mezzo al campo, con troppi errori nei passaggi. Ha sofferto la pressione e la sua prestazione è stata simbolo della difficoltà della Juventus in quel frangente.
Andrea Cambiaso (6)
Cambiaso ha mostrato qualche sprazzo di qualità in attacco, soprattutto quando si è accentrato e ha servito l’assist decisivo a McKennie per l’1-0. Sebbene non abbia avuto una partita da protagonista, il suo contributo è stato importante nel sbloccare la situazione.
Edon Zhegrova (5,5)
Poche giocate degne di nota. Zhegrova ha avuto la possibilità di partire titolare ma non ha saputo sfruttarla. Ha mostrato voglia, ma la sua prestazione è stata sotto le aspettative: troppo scolastico, non ha mai davvero creato pericoli.
Kenan Yildiz (7)
Il vero uomo della serata. Nonostante il primo tempo difficile della Juventus, Yildiz è stato l’unico a provare a fare la differenza. Ha illuminato la manovra con giocate di classe, ed è stato protagonista dell’assist perfetto per il gol di David. La sua qualità è stata decisiva per la vittoria e continua a rappresentare una delle poche certezze in un’annata ancora incerta.
Jonathan David (6)
Una prestazione altalenante per David. Dopo aver sbagliato una clamorosa occasione nel primo tempo, si è riscattato con il gol del 2-0, segnando il suo primo gol in Champions con la maglia bianconera. La sua rete ha chiuso la partita, ma l’attaccante canadese deve ancora trovare continuità nelle sue prestazioni.
Luciano Spalletti (6,5)
Spalletti ha schierato una squadra più tecnica e offensiva, ma la partita si è rivelata più complicata del previsto. Ha avuto il merito di cambiare il sistema di gioco, cercando di aumentare la pressione offensiva, e la sua mossa ha pagato con il gol di McKennie. La squadra non ha mostrato ancora grande brillantezza, ma alla fine è riuscita a conquistare i tre punti fondamentali per la qualificazione.
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