Cristiano Giuntoli ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano La Repubblica. L’attuale direttore sportivo della Juventus, oltre a parlare della sua juventinità e degli obiettivi societari, ha parlato anche delle sue operazioni al Napoli nell’ambito di un discorso sullo scouting: “La Next Gen è fondamentale per abbassare ingaggi ed età media. Le seconde squadre costano, ma l’investimento torna moltiplicato e infatti gli altri club ci stanno pensando. E poi, questo ci aiuta a creare il senso di appartenenza nei giovani. Quanto allo scouting, ho trovato qui grandi professionalità. Oggi nel calcio tutti sanno tutto, è difficile battere sul tempo gli altri e fare affari a costi contenuti. Io a Napoli ho colto delle coincidenze: senza la guerra non avrei preso Kvara a quel prezzo, senza lo stop per la pandemia forse Osimhen avrebbe fatto 30 gol in Francia e sarebbe finito in Premier”.
Su Allegri: “Allegri è la punta di diamante del club, un grande riferimento in questa delicata fase di passaggio. Lui è partito dall’Aglianese, proprio la squadra del mio paese, pensa il destino, ed è arrivato due volte in finale di Champions”.
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