Jorge Martín ha conquistato il titolo di Campione del Mondo di MotoGP nel 2024, coronando una stagione straordinaria che lo ha definitivamente consacrato come uno dei punti di riferimento più importanti del paddock. Il 2025 si è aperto con nuove sfide, con il numero 1 sul carenaggio e il passaggio da Ducati a Aprilia, un cambiamento che avrebbe segnato una nuova fase della sua carriera. Tuttavia, la stagione si è rivelata complessa: diverse cadute e infortuni lo hanno messo alla prova, rallentando il suo rendimento e la sua presenza in pista.
In un’intervista concessa a Motorsport, “Martinator” ha riflettuto sulla sua costante presenza mediatica, un aspetto che ormai fa parte integrante della sua vita. “Sento che sono sempre sotto i riflettori. Per un motivo o per l’altro, sono sempre ovunque. Che si tratti dell’intervista o delle voci su un mio possibile trasferimento da Aprilia, dei miei infortuni, dei miei ritorni…”, ha dichiarato il pilota spagnolo. Martín ha imparato ad affrontare questa visibilità con naturalezza, riconoscendo il suo ruolo tra i protagonisti del campionato.
I piloti di riferimento
Nel gruppo di piloti di riferimento, Martín colloca anche nomi come Marc Márquez, Fabio Quartararo, Pecco Bagnaia e Pedro Acosta. “Questi cinque siamo i piloti che sono sempre lì e spero di esserlo anch’io. Non per ego, a me non interessa essere al centro dell’attenzione, ma credo che sia così, siamo un po’ la punta di lancia”, ha affermato, rivendicando la sua posizione tra l’élite dei piloti di MotoGP.
Il passaggio all’Aprilia
Nel corso dell’intervista, Jorge Martín è stato interrogato su come sarebbe andata la sua stagione 2025 se fosse rimasto con Ducati. Per il pilota, si tratta di un’ipotesi impossibile da verificare. “Non lo sapremo mai. Però, guardando la stagione di Álex Márquez e i tempi delle gare di quest’anno rispetto a quelli del 2024, credo che avrei potuto lottare per il titolo”, ha spiegato. Martín non ha nascosto, però, il livello straordinario mostrato da Marc Márquez durante la stagione. “Non dico che avrei potuto batterlo, perché è impossibile dirlo ora, ma quello che ha fatto Marc quest’anno è qualcosa di incredibile”, ha aggiunto.
I social e la psicologia del pilota
Un tema particolarmente interessante sollevato nell’intervista riguarda l’impatto delle reti sociali e della visibilità mediatica nel mondo della MotoGP. Martín ha rivelato una visione personale e distaccata. “Non guardo molto i social degli altri piloti. Anzi, molti li ho silenziati, perché non mi va di vedere quello che pubblicano”, ha confessato. Questo atteggiamento dimostra la sua volontà di concentrarsi solo su ciò che è realmente importante, evitando distrazioni e l’influenza delle opinioni esterne.
“Sui social, ciò che dice Marc sempre ha un gran valore e una grande forza, ha tante persone che lo supportano. Ma più che la sua potenza sui social, quello che conta è come ciò che dice ti può influenzare psicologicamente, soprattutto quando è in una conferenza stampa”, ha aggiunto. In sostanza, il vero potere dei messaggi dei piloti non risiede solo nell’eco mediatica che creano, ma anche nell’effetto che possono avere sulla mente e sulla preparazione psicologica di chi li ascolta.