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Un’analisi del ruolo di Siglinde Sinner, madre di Jannik, durante il percorso del figlio verso la vittoria a Wimbledon, evidenziando la sua riservatezza e le emozioni vissute.
Jannik Sinner ha scritto una pagina indelebile nella storia del tennis italiano e mondiale. Il tennista altoatesino ha vinto la finale di Wimbledon 2025 battendo il campione in carica Carlos Alcaraz con il punteggio di 4‑6, 6‑4, 6‑4, 6‑4, conquistando così il suo primo titolo sull’erba londinese e il terzo Slam in carriera, dopo l’Australian Open 2024 e 2025 e lo US Open 2024.
Il match è stato intenso e combattuto, ma è stato Sinner a dimostrarsi più solido e maturo nei momenti chiave. Dopo aver perso il primo set per 4‑6, l’azzurro ha cambiato marcia, aumentando la profondità dei colpi, migliorando la precisione al servizio e spingendo con il dritto lungo linea, marchio di fabbrica del suo tennis.
Nel secondo set, sul punteggio di 1‑2, una scena curiosa ha interrotto brevemente il gioco: un tappo di champagne è finito in campo, costringendo l’arbitra Alison Hughes a fermare il match. Con grande compostezza, Sinner ha mantenuto la concentrazione e ha portato a casa il set con un perentorio 6‑4.
La pressione del momento non ha scalfito la lucidità dell’italiano. Nei set successivi, Sinner ha continuato a martellare con il suo tennis aggressivo e intelligente. Alcaraz ha provato più volte a cambiare ritmo, spingendosi a rete e variando le traiettorie, ma Sinner è rimasto sempre un passo avanti, dimostrando una straordinaria tenuta mentale e fisica.
Il terzo e quarto set sono finiti con lo stesso punteggio: 6‑4 Sinner, che ha chiuso il match dopo circa tre ore di gioco, lasciandosi cadere sull’erba del Centre Court in un’esplosione di gioia contenuta, come nel suo stile.
Con questo successo, Sinner diventa il primo italiano nella storia a vincere il singolare maschile di Wimbledon, un’impresa che lo consacra definitivamente tra i grandi del tennis. A 23 anni, il numero uno del mondo sta vivendo una stagione straordinaria, con due Slam già conquistati nel 2025 e una leadership solida nel ranking ATP.
È anche la prima volta dal 2008 che due giocatori si affrontano nelle finali di Roland Garros e Wimbledon nella stessa stagione, a dimostrazione di quanto la rivalità tra Sinner e Alcaraz sia diventata il nuovo fulcro del tennis mondiale.
Il trionfo di Sinner a Wimbledon segna l’apice di un movimento tennistico italiano in continua ascesa. Dopo la finale di Berrettini nel 2021, oggi l’Italia celebra un campione che ha saputo imporsi anche sul palcoscenico più prestigioso e tradizionale del tennis.
La sua vittoria non è solo un risultato sportivo: è la consacrazione di un talento coltivato con pazienza, determinazione e un’incredibile umiltà. E chissà che questo Wimbledon non sia solo l’inizio di una lunga egemonia sull’erba.
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