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Arrigo Sacchi analizza la sfida tra Italia e Norvegia, esortando gli Azzurri a non sottovalutare l’avversario e a evitare gli errori commessi dall’Inter contro il PSG.
L’Italia si prepara ad affrontare la Norvegia il 6 giugno a Oslo, una partita cruciale per le qualificazioni al Mondiale 2026. Il Commissario Tecnico Luciano Spalletti ha sottolineato l’importanza di questo incontro, evidenziando come la squadra si giochi già molto in questa fase iniziale del percorso. Tuttavia, la preparazione è stata segnata dalla mancata risposta di Francesco Acerbi alla convocazione, un’assenza che ha sollevato interrogativi e preoccupazioni.
La partita contro la Norvegia rappresenta un test fondamentale per gli Azzurri. La squadra scandinava, guidata dal talento di Erling Haaland, ha già dimostrato la sua forza nelle prime partite di qualificazione, accumulando punti preziosi. Per l’Italia, una vittoria a Oslo significherebbe non solo avvicinarsi alla vetta del girone, ma anche acquisire fiducia e slancio per le successive sfide. Spalletti ha dichiarato: "In Norvegia ci giochiamo già molto. Dobbiamo affrontare la partita con la massima concentrazione e determinazione".
Francesco Acerbi, difensore dell’Inter, era stato convocato per le prossime partite della Nazionale, ma non ha risposto alla chiamata. Secondo alcune fonti, il giocatore avrebbe deciso di declinare l’invito per motivi personali, ma non sono stati forniti dettagli ufficiali. Spalletti ha commentato la situazione con una certa delusione: "Acerbi non ha risposto alla convocazione. È una scelta che rispetto, ma che ovviamente ci mette in difficoltà". L’assenza di Acerbi costringe il CT a rivedere le sue scelte difensive in vista della partita contro la Norvegia.
Con l’assenza di Acerbi, Spalletti deve valutare le alternative per la linea difensiva. Alessandro Buongiorno e Federico Gatti sono tra i candidati principali per occupare il ruolo di centrale. Entrambi hanno mostrato buone prestazioni nei rispettivi club e potrebbero essere chiamati a fronteggiare Haaland. Spalletti ha espresso fiducia nei confronti dei suoi giocatori: "Credo nei giocatori che convoco e andrò avanti così. Devo dare delle chances a tutti e rendermi conto. Secondo me questi sono giocatori che meritano: io li difendo e continuerò a portarli". La strategia del CT sembra orientata a valorizzare i giovani talenti e a costruire una squadra solida e coesa, nonostante le difficoltà incontrate.
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