Italia-Israele, Gattuso: “Sarà una gara difficile. Dovremo concentrarci su ciò che accadrà dentro lo stadio, non fuori”

“Giocheranno una partita offensiva visto che Israele si gioca il tutto per tutto. Con la loro tecnica in avanti ci possono mettere in difficoltà. Coi ragazzi abbiamo parlato della partita ma non del clima che ci sarà attorno: smanettano sugli smartphone e sanno benissimo che ci sarà un sacco di gente fuori, ma noi ci concentriamo su ciò che accade dentro lo stadio. Io mi allenavo al 100 per 100 perché a livello qualitativo ero il più scarso di tutti. Quando si lavora, gli allenamenti devono assomigliare a una partita perché si dice che giochi come ti alleni. Avevo un dubbio sulla nostra capacità di supportare il peso dei due attaccanti – ha confidato il ct – ma sono molto contento del lavoro che stanno facendo non solo dei gol. Fanno volume, e tutte le punte si sono fatte trovare pronte. Poi è chiaro che la scelta dei due attaccanti dipende anche dal fatto che dovevamo fare tanti gol per la differenza reti con la Norvegia. Nessuno ha mai parlato dei playoff perché ci dobbiamo ancora arrivare. Quando abbiamo soltanto accennato l’argomento, il presidente Gravina, che è scaramantico, ci ha mandato a quel paese. La disposizione tattica dipende con chi giochi e dalle caratteristiche delle squadre che affrontiamo. Non mi piace giocare a 3 dietro ma metto via l’ego e penso alle migliori condizioni possibili per la squadra. Israele non ha velocisti in difesa, duque la scelta dell’attaccante da affiancare a Retegui dipenderà anche da questo”.

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