La Nazionale italiana riparte da Rino Gattuso, chiamato a guidare gli Azzurri dopo le difficoltà degli ultimi mesi e l’ennesimo cambio di panchina. L’ex centrocampista del Milan e campione del mondo 2006 si presenta con il suo stile diretto e senza fronzoli: «Sono carico a molla, non possiamo più sbagliare».
Un nuovo inizio
Il ct ha rimesso piede a Coverciano con la voglia di trasmettere immediatamente il suo spirito combattivo a un gruppo che deve rialzarsi dopo la delusione in Norvegia. «Sto qui perché sono sicuro che si possa andare al Mondiale, questo gruppo ha le qualità per poter qualificarsi», ha spiegato.
L’obiettivo è chiaro: cancellare le paure e ritrovare compattezza. «Non ho bisogno di parole, voglio che a parlare sia adesso solo in campo. Bisogna essere squadra», ha aggiunto Gattuso.
Le prossime sfide
All’orizzonte ci sono due partite fondamentali, contro Estonia e Israele, che diventano spartiacque nel cammino verso USA 2026. «Non voglio una squadra che se al 10’ non ha ancora segnato va in ansia. Dobbiamo stare sereni. In tre giorni sono sicuro che riuscirò a trasmettere quello che voglio trasmettere».
L’ex mediano non sottovaluta le avversarie e, allo stesso tempo, tocca anche un tema delicato come la sfida con Israele: «Io sono un uomo di pace e mi fa male al cuore vedere civili e bambini colpiti, mi fa male al cuore. Noi però facciamo un mestiere, anche la Figc sta lavorando tantissimo per trovare soluzioni e fare una gara perfetta a Udine anche dal punto di vista della sicurezza. Il nostro dovere è fare il nostro lavoro, ma spero si arrivi a una soluzione di pace non solo in Israele».
Giovani e assenze pesanti
Gattuso ha deciso di puntare su diversi volti nuovi, senza rinunciare però a nomi più esperti. «Abbiamo tantissimi giocatori bravi che giocano all’estero. Non siamo messi male, forse giocano pochi giocatori italiani, questo dice l’ultima giornata di campionato ma noi dobbiamo pensare a tirare fuori il meglio da loro», ha detto.
Sul caso Federico Chiesa, escluso dalla lista, ha chiarito: «Ho parlato con Fede, è una scelta condivisa». E su Scamacca, attualmente fermo ai box, il ct ha aggiunto: «Scamacca ha problemi, ma ho chiesto dall’Atalanta di farlo restare con noi. E il club bergamasco mi ha detto di sì, dimostrando coi fatti di volerci aiutare».
Il messaggio finale
Alla vigilia del debutto ufficiale sulla panchina azzurra, Gattuso manda un messaggio forte a tifosi e giocatori: «Sappiamo che non possiamo più sbagliare».