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La Fiorentina attraversa una crisi senza precedenti, con la squadra ultima in classifica e il tecnico Paolo Vanoli a rischio esonero. I tifosi contestano, mentre la società valuta un cambio in panchina per evitare la retrocessione.
L’Inter si conferma una delle squadre più prolifiche di questo avvio di stagione, con un bottino di 27 reti segnate in 10 partite ufficiali. Solo contro la Roma e l’Udinese la squadra non è riuscita a segnare più di un gol, ma in tutte le altre uscite ha mostrato grande efficacia sotto porta. La media realizzativa sfiora i tre gol a partita, confermando la forza offensiva del gruppo guidato da Chivu.
L’Inter ha segnato 5 gol al Torino, 4 all’Union St. Gilloise e alla Cremonese, 3 allo Slavia Praga e alla Juventus (anche se in quella gara ne ha incassati 4). Secondo i dati raccolti, i 27 gol rappresentano il miglior inizio stagionale dell’Inter dalle stagioni di Conte in poi, superando i 23 gol realizzati sia nel 2021/22 che nel 2023/24. Il dato evidenzia una crescita costante della squadra nella fase offensiva, con una distribuzione delle reti che coinvolge diversi giocatori.
Il lavoro di Chivu si è concentrato su verticalizzazioni rapide, una linea difensiva più alta e una riaggressione più veloce. Dopo un avvio in cui la squadra aveva subito 6 gol in 3 partite, l’Inter ha trovato maggiore equilibrio: nelle successive 7 gare, le reti incassate sono state solo 2, con 5 clean-sheet. La squadra è riuscita a mantenere alta la produzione offensiva senza rinunciare alla solidità difensiva.
Sono 9 i giocatori nerazzurri andati a segno in questa prima parte di stagione. Lautaro e Thuram guidano la classifica dei marcatori con 6 e 5 gol rispettivamente, seguiti da Bonny, Calhanoglu e Dumfries a quota 3. Dimarco ed Esposito hanno segnato 2 reti ciascuno.
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