Inter, Mkhitaryan: “Stagione difficile ma vogliamo vincere”

Il centrocampista dell'Inter Henrikh Mkhitaryan parla delle sfide della stagione e del suo rapporto con l'allenatore Simone Inzaghi.

La sfida della stagione per l’Inter

Henrikh Mkhitaryan, centrocampista dell’Inter, ha condiviso le sue riflessioni sulla stagione in corso, definendola “difficile” ma sottolineando la determinazione della squadra a vincere. “Per noi ogni partita è molto importante. Non importa se sia di Champions League, di campionato o di Coppa Italia, perché alla fine sono tutte importanti. È una stagione difficile: vogliamo vincere qualcosa perché abbiamo una grandissima squadra”, ha dichiarato Mkhitaryan in un’intervista rilasciata alla Uefa. Le sue parole arrivano in un momento cruciale, con l’Inter impegnata nella semifinale di Champions contro il Barcellona.

L’importanza delle sfide europee

Mkhitaryan ha parlato anche della prossima sfida contro il Barcellona, sottolineando la qualità degli avversari: “Non sarà facile, perché loro hanno grandi talenti ma anche giocatori molto esperti. Sarà molto interessante, perché le semifinali e le finali sono sempre belle da giocare e da guardare. Speriamo di poter giocare al meglio sia l’andata che il ritorno e di arrivare in finale”. Le sue parole riflettono l’ambizione e la determinazione del gruppo nerazzurro di affrontare al meglio le competizioni europee, mantenendo alta la concentrazione e la voglia di raggiungere traguardi importanti.

Il rapporto con Simone Inzaghi

Il centrocampista armeno ha espresso parole di apprezzamento per l’allenatore Simone Inzaghi, con cui ha sviluppato un rapporto positivo. “Inzaghi? Il mio rapporto con lui è molto buono. So quando fare sul serio e quando scherzare, conosco il confine. È un allenatore molto intelligente, molto amichevole e lo dimostra dentro e fuori dal campo”, ha affermato Mkhitaryan. Ha inoltre sottolineato l’importanza di avere un allenatore come Inzaghi in questa fase della sua carriera: “Sono contento di averlo conosciuto in questa fase della mia carriera, perché arrivare all’Inter a 33 anni non è stato facile: a questa età le prestazioni calano, ma gli sono grato perché posso ancora giocare e dimostrare le mie qualità a me stesso e a tutto il mondo”. Le sue parole evidenziano la fiducia e il rispetto reciproco tra giocatore e allenatore, elementi fondamentali per il successo della squadra.

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