Inter: Inzaghi in bilico, ecco i possibili sostituti

Dopo la pesante sconfitta in finale di Champions League, il futuro di Simone Inzaghi sulla panchina dell'Inter è incerto. La dirigenza valuta diverse alternative per la successione.

La recente sconfitta per 5-0 contro il Paris Saint-Germain nella finale di Champions League ha messo in discussione la posizione di Simone Inzaghi come allenatore dell’Inter. Nonostante il contratto in vigore fino al 2026, la dirigenza nerazzurra sta valutando possibili alternative per la guida tecnica della squadra.

Diego Simeone: il sogno dei tifosi

Il nome di Diego Simeone, attuale tecnico dell’Atlético Madrid, è spesso accostato all’Inter. Simeone ha un legame storico con il club, avendo giocato a Milano tra il 1997 e il 2003, e ha espresso in passato il desiderio di allenare i nerazzurri. Tuttavia, il suo contratto con l’Atlético Madrid fino al 2027 rende complesso un suo eventuale arrivo. Nonostante ciò, il “Cholo” rimane una figura molto apprezzata dai tifosi interisti.

Chivu, Fabregas e Roberto De Zerbi: le alternative 

Con il futuro di Simone Inzaghi ancora da definire, in casa Inter si cominciano a valutare i possibili scenari per la panchina della stagione 2025/26. Tra i nomi che circolano con crescente insistenza spicca quello di Cesc Fabregas, protagonista di un’ottima stagione alla guida del Como, neopromosso in Serie A. Confermato alla guida dei lariani dopo il brillante campionato appena concluso, lo spagnolo resta tuttavia una prima scelta concreta per la dirigenza nerazzurra.

Fabregas conosce bene il campionato italiano, si è distinto per intelligenza tattica e capacità comunicativa, e ha già dimostrato di saper gestire uno spogliatoio con grande equilibrio. Il suo carisma e la rete di contatti internazionali potrebbero rappresentare un vantaggio non da poco anche sul mercato, facilitando l’arrivo di profili di spessore. In alternativa, un altro nome caldo è quello di Cristian Chivu. 

L’ex difensore nerazzurro, oggi alla guida della Primavera dell’Inter dopo una parentesi di successo a Parma, gode di grande stima all’interno del club. Rappresenterebbe una scelta in continuità, interna, quasi “alla Zidane”: giovane, competente, legato alla storia recente della squadra e già sotto contratto. Come Fabregas, anche Chivu ha già dimostrato di avere idee chiare e un’identità tecnica riconoscibile. 

Sul fronte estero, resta sullo sfondo la pista che porta a Roberto De Zerbi. Il tecnico italiano, oggi legato al Marsiglia, è da tempo nel mirino di diversi top club europei. I rapporti non semplici con la dirigenza francese potrebbero però aprire uno spiraglio in caso di un’offerta convincente da parte dell’Inter. Tuttavia, il nodo ingaggio e la complessità della trattativa rendono questa ipotesi più complicata, almeno allo stato attuale. Molto, naturalmente, dipenderà dalla scelta di Simone Inzaghi, atteso nei prossimi giorni da un confronto con la dirigenza. Se dovesse arrivare un addio – tutt’altro che certo – l’Inter è pronta a farsi trovare preparata. E il futuro, comunque vada, potrebbe parlare la lingua di un nuovo inizio.

Altre opzioni e il futuro di Inzaghi

Dopo l’addio all’Ajax, maturato al termine di una stagione complicata conclusa con un secondo posto rocambolesco in Eredivisie, Francesco Farioli è ora libero e in attesa di una nuova sfida. Chissà che non possa trattarsi della prima esperienza in Serie A. Il suo nome circola sottotraccia per la panchina dell’Inter, dove i riflettori restano puntati su profili più blasonati. Tuttavia, rispetto ad altri candidati, Farioli – già passato da esperienze significative come quella al Fatih Karagümrük – sarebbe decisamente più accessibile sul piano economico e contrattuale. Detto ciò, per il giovane tecnico italiano potrebbe profilarsi un’altra esperienza all’estero, magari non nell’immediato. Nelle ultime ore è emersa anche un’altra suggestione per la guida nerazzurra: Patrick Vieira. L’ex campione del mondo ha ben impressionato nella scorsa stagione al Genoa, dove ha sostituito Alberto Gilardino riuscendo a rilanciare la squadra. Al momento, però, la sua candidatura non sembra tra le più calde.

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