Il devastante bombardamento del 4 agosto 1943 su Napoli

Un resoconto dettagliato del bombardamento del 4 agosto 1943 che colpì Napoli, con particolare attenzione alla distruzione della Basilica di Santa Chiara.

Il 4 agosto 1943, Napoli subì uno dei bombardamenti più devastanti della Seconda Guerra Mondiale. Circa 400 bombardieri alleati, noti come “Fortezze volanti”, sorvolarono la città, sganciando migliaia di bombe che causarono la morte di oltre 3.000 persone e la distruzione di numerosi edifici storici, tra cui la Basilica di Santa Chiara. 

La distruzione della Basilica di Santa Chiara

La Basilica di Santa Chiara, costruita nel Trecento, rappresentava uno dei simboli più significativi del patrimonio storico e artistico di Napoli. Durante il bombardamento del 4 agosto, la chiesa fu colpita direttamente, provocando il crollo del tetto e l’incendio che ne seguì distrusse affreschi medievali e altre opere d’arte inestimabili. Le immagini dell’epoca mostrano la chiesa ridotta a un cumulo di macerie fumanti, con il fumo che ancora si alzava dall’edificio dopo la caduta delle bombe. 

Danni al patrimonio culturale e infrastrutturale

Oltre alla Basilica di Santa Chiara, il bombardamento causò danni significativi ad altri edifici storici e infrastrutture della città. La Biblioteca Nazionale, situata nel Palazzo Reale, subì gravi danni, ma fortunatamente il prezioso patrimonio librario era già stato messo al sicuro dalla direttrice Guerriera Guerrieri. Anche il Maschio Angioino riportò danni, con una delle sue torri gravemente colpita. Il porto di Napoli, fondamentale per le rotte verso l’Africa e per le operazioni militari, fu anch’esso bersaglio dei bombardamenti, subendo danni che ne compromettevano l’operatività.

Commemorazioni e memoria storica

Nel corso degli anni, Napoli ha commemorato le vittime e ricordato la distruzione causata dal bombardamento del 4 agosto 1943. In occasione dell’ottantesimo anniversario, il sindaco Gaetano Manfredi ha inviato una corona di alloro alla lapide posta all’ingresso della Basilica di Santa Chiara, in memoria delle vittime e della distruzione subita dalla chiesa. Inoltre, nel 2019, due artigiani presepiali di San Gregorio Armeno hanno realizzato un’opera per ricordare il bombardamento e la distruzione del monastero di Santa Chiara, sottolineando l’importanza di mantenere viva la memoria storica attraverso l’arte e la cultura. 

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