Hamilton furioso dopo la penalità in Messico: “Sono molto deluso dalla FIA, Verstappen ha tagliato la pista e non è successo nulla”

Lewis Hamilton si è detto “molto deluso” dalla FIA dopo la penalità di 10 secondi ricevuta nel GP del Messico, che gli ha tolto il podio con la Ferrari.

Lewis Hamilton non ha nascosto la sua frustrazione al termine del Gran Premio del Messico 2025 di Formula 1, concluso con un deludente ottavo posto. Il pilota britannico, al suo primo anno con la Ferrari, ha visto sfumare la possibilità di conquistare il primo podio in rosso a causa di una penalità di 10 secondi inflitta dai commissari per aver tagliato la pista e tratto vantaggio nel duello con Max Verstappen.

La penalità che ha cambiato la gara

Hamilton era partito dalla terza posizione e sembrava poter lottare per un posto sul podio. Tuttavia, un acceso confronto con Verstappen nelle prime fasi di gara ha stravolto il suo destino. L’inglese, dopo un contatto con il pilota della Red Bull alla curva 4, è finito sull’erba e, rientrando, ha mantenuto la posizione. Secondo la FIA, non avendo restituito l’ordine corretto, avrebbe guadagnato un vantaggio duraturo. Da qui, la decisione di assegnargli la penalità di dieci secondi.

Il documento ufficiale della Federazione spiega che “il pilota numero 44 (Hamilton) ha bloccato i freni, tagliato la curva 4 e utilizzato l’erba per rientrare in pista. Dato che ha ottenuto un vantaggio duraturo senza restituire la posizione al pilota numero 1 (Verstappen), viene applicata la penalità standard.”

Hamilton contro la FIA: “Decisione incoerente”

Al termine della gara, un Hamilton visibilmente amareggiato ha espresso tutta la sua delusione ai microfoni di ESPN:

“Sono molto deluso dall’organo governante. Max ha tagliato la pista più volte e non è successo nulla. Io mi sono trovato costretto ad andare sull’erba e mi danno dieci secondi. È frustrante. Avevo chiesto via radio se dovessi restituire la posizione, ma non ho avuto risposta. È quello che è, ma non è giusto.”

Il sette volte campione del mondo ha poi aggiunto:

“Ho avuto una buona partenza e ho cercato di mantenere la mia traiettoria, ma a quanto pare questo non basta più. Mi aspettavo più coerenza da parte dei commissari.”

La ricostruzione del duello con Verstappen

Il contatto tra i due è avvenuto al sesto giro. Verstappen ha tentato l’attacco all’interno alla curva 1, i due si sono toccati leggermente e da lì è iniziato un botta e risposta di traiettorie e sorpassi. In una delle manovre successive, Verstappen è andato lungo e ha tagliato per l’erba tra le curve 2 e 3, rientrando in pista in vantaggio. La FIA, però, non ha sanzionato l’olandese, mentre ha punito Hamilton per un’azione simile pochi istanti dopo.

Una disparità che non è passata inosservata ai tifosi e agli addetti ai lavori. Secondo molti osservatori, il metro di giudizio è apparso incoerente e ha pesantemente condizionato la corsa del britannico, che dopo aver scontato la penalità non è più riuscito a rimontare.

Delusione Ferrari e poche speranze per il podio

Hamilton ha chiuso la gara all’ottavo posto, mentre il compagno di squadra Oliver Bearman ha terminato davanti a lui dopo aver approfittato del caos tra i due ex campioni.

“Non so se riuscirò a salire sul podio quest’anno. Sto spingendo, ma è difficile”, ha ammesso Lewis a Fox Sports.

La Ferrari, nel suo complesso, ha mostrato ancora una volta limiti di prestazione e gestione gomme, ma a pesare di più è stata la controversa decisione della FIA.

Prossima tappa: Las Vegas, ultima occasione per riscattarsi

Nonostante l’amarezza, Hamilton guarda avanti. Il prossimo appuntamento, il Gran Premio di Las Vegas, potrebbe offrire un’occasione di riscatto per la Rossa. Le caratteristiche del circuito cittadino americano dovrebbero adattarsi meglio alla Ferrari, consentendo al britannico di puntare almeno al suo primo podio con la scuderia di Maranello.

Per ora, però, resta l’amaro in bocca. Il sette volte iridato non contesta solo la penalità, ma soprattutto una gestione che considera incoerente e che, a suo dire, continua a penalizzare la competizione:

“Accetto le decisioni, ma non posso dire di condividerle. Io continuo a lottare, ma servirebbe più equità per tutti.”

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