Una pole position tanto inattesa quanto spettacolare: Charles Leclerc riporta la Ferrari davanti a tutti nel sabato di Budapest, firmando una qualifica da manuale con un tempo di 1:15.372. Il monegasco sfrutta al meglio le condizioni meteo mutevoli – in particolare il vento – per sferrare l’attacco decisivo nell’ultimo tentativo della Q3, beffando di un soffio le due McLaren.
Oscar Piastri e Lando Norris, protagonisti fin qui del weekend ungherese, devono accontentarsi della seconda e terza posizione in griglia, staccati rispettivamente di 26 e 41 millesimi da Leclerc. Il time attack finale, che sembrava alla loro portata, non è andato come previsto. In casa McLaren c’è delusione, ma la consapevolezza di avere comunque un passo gara molto competitivo.
Dietro di loro, un brillante George Russell piazza la Mercedes in quarta posizione, a soli 53 millesimi dalla pole. In terza fila, le due Aston Martin confermano i progressi visti nelle libere, con Fernando Alonso e Lance Stroll rispettivamente quinto e sesto.
Ma la sorpresa più grande arriva dalla quarta fila: il rookie Gabriel Bortoleto, al volante della Sauber, precede addirittura un opaco Max Verstappen, relegato all’ottavo posto con una Red Bull apparsa nervosa.
La top ten si chiude con le due Racing Bulls di Liam Lawson e Isack Hadjar, mentre dietro le luci si fanno più cupe per Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo, nove volte in pole a Budapest, chiude 12° con la seconda Ferrari, visibilmente frustrato: “Forse bisogna cambiare pilota…” ha dichiarato amaramente a caldo.
Tra delusioni e sorprese, il GP d’Ungheria si preannuncia incandescente: e oggi, tutto può succedere.
Tutto il fine settimana sarà trasmesso in diretta su Sky Sport F1, mentre su TV8 sarà possibile seguire in chiaro e in differita le Qualifiche e il Gran Premio. Inoltre, su FormulaPassion.it verrà fornita la diretta scritta di tutte le sessioni.
Il tracciato, spesso paragonato a un “kartodromo” per via della sua configurazione stretta e tortuosa, premia le auto con buon carico aerodinamico e trazione. Sorpassi difficili, strategia fondamentale.
Con Budapest si chiude la prima metà di una stagione combattutissima, dove i valori sono ancora in divenire. Occhi puntati su McLaren, Ferrari e una Red Bull che potrebbe tornare a graffiare. E come sempre, sorprese dietro l’angolo.
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