Gattuso l’Alchimista: 3-4-3 o 4-3-3?

Febbraio azzurro, febbre azzurra. Dopo le dichiarazioni post-gara, i tweet, le smentite, la fiducia, adesso – finalmente – ascolteremo l’unica voce che piace: quella del campo. Il Napoli, in questo mese, giocherà otto gare (4 in campionato, 2 in Coppa Italia, 2 in Europa League). Più di ogni altra partecipante alla Serie A. Il termometro potrà salire, potrà – ovviamente – anche scendere. Tutto dipenderà non solo dai risultati, ma anche e soprattutto dalla prestazione. Il crocevia del Napoli in questo mese si chiama Atalanta: 3 delle 8 partite saranno infatti giocate contro la formazione di Giampiero Gasperini. La gara in campionato, vinta brillantemente 4-1 dagli uomini di Gattuso lo scorso 17 ottobre, consegnò all’opinione pubblica o una squadra equilibrata, attenta. Gattuso era diventato l’Alchimista di Paulo Coelho: “Ascolta il tuo cuore: esso conosce tutte le cose”. Quelle cose erano possibili perchè Mertens ed Osimhen, entrambi in campo, consentivano alla squadra di avere quell’alchimia. Da tempo, ormai, mancano le due pietre in grado di indicare il cammino da compiere. Senza Urim e Tummim – pardon, Mertens ed Osimhen – l’alchimista Gattuso è alla ricerca della formula che potrà permettere alla squadra di trovare le risposte sul rettangolo verde. Il 4-3-3 ha consentito di eliminare lo Spezia in Coppa Italia e di battere il Parma in casa. Certo, non due avversarie con obiettivi simili a quelli napoletani. Ma l’alchimia perduta ha dato la sensazione (e qualche ko) che il Napoli potesse perdere certezze e colpi con chiunque. A distanza di circa tre mesi, l’Atalanta troverà una squadra molto diversa. Si narra di una possibile variazione sul tema: non già 4-3-3 ma 3-4-3 (o 5-2-3). Una sorta di schieramento a specchio. L’Alchimista Gattuso avrà colto ed interpretato i segnali che sono giunti dal campo per realizzare anche la propria Leggenda Personale? Lo scopriremo a breve.

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